Scenari d’Abruzzo: visitare la regione insieme agli “sciattori”
Tanti gli attori coinvolti, tra cui Roberto Ciufoli e Max Paiella Tre i pacchetti previsti: sulla neve, in bicicletta e “foliage”
L'AQUILA. Pedalare e camminare, tra i colori i profumi, tra borghi e paesaggi dell'Abruzzo, lungo tre percorsi ciclo turistici e di trekking, nel cuore del Parco Regionale Sirente Velino, con lo storytelling d'eccezione. Questa la proposta dell'associazione "Sciattori" che riunisce volti più o meno noti tra cinema, teatro e televisione, uniti della passione per gli sport di montagna. Saranno gli stessi protagonisti del sodalizio a raccontare le storie profonde e le bellezze del territorio abruzzese. Questo in sintesi il progetto di turismo outdoor "Scenari Abruzzo", che è stato presentato nell’Auditorium del parco all’Aquila. A illustrare il progetto Alessandro Celi dell’associazione Bike 99, l’attore Roberto Ciufoli, presidente di Sciattori, e Antonello Liberatore, vice presidente, e coordinatore del progetto. Oltre a Ciufoli, celebre per aver fatto parte del gruppo comico Premiata Ditta, sono parte integrante del progetto Simone Colombari, Max Paiella, Giorgio Borghetti, Lavinia Biagi, Paolo Gasparini, Jonis Bascir e Roberta Beta, che da anni hanno creato un rapporto d’amore con il territorio abruzzese, a partire dalle piste da sci di Ovindoli, Campo Felice e Campo Imperatore. Attori e operatori culturali si sono ora resi disponibili a partecipare a tre itinerari da tre o quattro giorni nelle aree interne.
I pacchetti, che a breve saranno a disposizione dei tour operator, sono illustrati nel dettaglio sul sito www.scenarioabruzzo.it: in primavera è in programma uno Snow tour che alterna le ultime sciate della stagione alle bellezze naturali, artistiche archeologiche della provincia dell’Aquila. In estate sarà la volta del Bike tour, lungo sterrate, antichi tratturi, percorsi di transumanza, sentieri alle pendici del Sirente, e attraverso vecchie pagliare, con tappe i borghi medievali della valle dell’Aterno. Infine a settembre, spazio a Foliage tour, per godere dei colori dell’autunno, tra faggete, visite ad antiche chiese, castelli e rifugi.
«I protagonisti», ha spiegato Ciufoli, «non saremo noi “sciattori”, bensì, semplicemente i paesaggi d'Abruzzo. A noi il piacere, l’onore e l’onere di raccontare le bellezze che già esistono, trasmettendo emozioni, accompagnando i partecipanti lungo l’itinerario. Come in teatro o sul set, il testo c’è, lo dobbiamo solo interpretare al meglio. Siamo tutti amanti del territorio, facciamo base in Abruzzo, e esportiamo questa identità per così dire adottiva». Ciufoli ha poi tirato in ballo Einstein nel ricordare che «la crisi è un momento di opportunità: questa pandemia ha restituito attenzione alle cose che davamo prima per scontate. Molti hanno scoperto luoghi meravigliosi che erano a portata di mano».
Entusiasta il coordinatore Liberatore: «Da parte di tutti noi c'è già conoscenza di questo territorio, come pure una profonda passione», ha detto. «Le potenzialità del turismo outdoor qui nel territorio aquilano sono enormi. L'idea di base è stata la creazione di viaggio che possa offrire avventura ed esperienze uniche, e siamo da questo punto di vista una start up. I pacchetti contemplano una arco temporale di quattro giorni, e non si dormirà mai nello stesso luogo. Grande attenzione nel disegnare l'itinerario è stato attribuito alla qualità e al livello del servizio di accoglienza e ristorazione. L’obiettivo è poi quello dell’internazionalizzatine del percorso, con un link forte con il bacino di Roma, che conta 30 milioni di turisti l'anno». Presenti gli assessori regionali Emanuele Imprudente e Guido Quintino Liris, gli assessori comunali Fabrizia Aquilio e Vito Colonna, il presidente del Parco regionale Francesco D’Amore, il direttore Iginio Chiuchiarelli , il segretario della fondazione Carispaq, David Iagnemma.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I pacchetti, che a breve saranno a disposizione dei tour operator, sono illustrati nel dettaglio sul sito www.scenarioabruzzo.it: in primavera è in programma uno Snow tour che alterna le ultime sciate della stagione alle bellezze naturali, artistiche archeologiche della provincia dell’Aquila. In estate sarà la volta del Bike tour, lungo sterrate, antichi tratturi, percorsi di transumanza, sentieri alle pendici del Sirente, e attraverso vecchie pagliare, con tappe i borghi medievali della valle dell’Aterno. Infine a settembre, spazio a Foliage tour, per godere dei colori dell’autunno, tra faggete, visite ad antiche chiese, castelli e rifugi.
«I protagonisti», ha spiegato Ciufoli, «non saremo noi “sciattori”, bensì, semplicemente i paesaggi d'Abruzzo. A noi il piacere, l’onore e l’onere di raccontare le bellezze che già esistono, trasmettendo emozioni, accompagnando i partecipanti lungo l’itinerario. Come in teatro o sul set, il testo c’è, lo dobbiamo solo interpretare al meglio. Siamo tutti amanti del territorio, facciamo base in Abruzzo, e esportiamo questa identità per così dire adottiva». Ciufoli ha poi tirato in ballo Einstein nel ricordare che «la crisi è un momento di opportunità: questa pandemia ha restituito attenzione alle cose che davamo prima per scontate. Molti hanno scoperto luoghi meravigliosi che erano a portata di mano».
Entusiasta il coordinatore Liberatore: «Da parte di tutti noi c'è già conoscenza di questo territorio, come pure una profonda passione», ha detto. «Le potenzialità del turismo outdoor qui nel territorio aquilano sono enormi. L'idea di base è stata la creazione di viaggio che possa offrire avventura ed esperienze uniche, e siamo da questo punto di vista una start up. I pacchetti contemplano una arco temporale di quattro giorni, e non si dormirà mai nello stesso luogo. Grande attenzione nel disegnare l'itinerario è stato attribuito alla qualità e al livello del servizio di accoglienza e ristorazione. L’obiettivo è poi quello dell’internazionalizzatine del percorso, con un link forte con il bacino di Roma, che conta 30 milioni di turisti l'anno». Presenti gli assessori regionali Emanuele Imprudente e Guido Quintino Liris, gli assessori comunali Fabrizia Aquilio e Vito Colonna, il presidente del Parco regionale Francesco D’Amore, il direttore Iginio Chiuchiarelli , il segretario della fondazione Carispaq, David Iagnemma.
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