Tutte le “Variazioni d’amore”  viste con gli occhi di 7 registi 

Al via la 3ª edizione di Profondo blu, rassegna d’essai al porto di Giulianova Il curatore del ciclo Persia: opere tenere e crudeli, appassionanti e sorprendenti

GIULIANOVA. “Variazioni d’amore” per la terza edizione di Profondo Blu, la rassegna d’essai in programma tra luglio e agosto al porto di Giulianova, con la direzione artistica del critico cinematografico Leonardo Persia e la direzione tecnica di Flaviano Di Beradino. Sette i film in scaletta, tra cui due capolavori restaurati e tornati in distribuzione, “La signora della porta accanto” di François Truffaut, e “Il sapore del riso al tè verde” di Yasujiro Ozu. Questi gli altri titoli: “Il gusto delle cose”, “Ancora un’estate”, “La moglie di Tchaikovsky”, “E la festa continua!”, “Deserto Particular”. Proiezioni alle 21, ingresso gratuito. Ogni film sarà introdotto dal curatore Persia, che a proposito del tema di quest’anno “Variazioni d’amore” spiega: «L’amore come forza liberatrice o ingannatrice, che si chiude in sé, che si apre al mondo, estendendosi al creato e all’intera vita, che paralizza o scatena, facendo gioire o soffrire. Sette film che sono altrettante variazioni d’amore, tra i vari paesi e le varie epoche, il cinema moderno e il cinema classico, i nuovi autori e gli antichi maestri. Sette grandi film, teneri e crudeli, appassionanti e sorprendenti, sull’amor che move il sole e le altre stelle». Sostengono Profondo Blu, che nelle prime due edizioni ha avuto un grosso seguito di pubblico, il Comune di Giulianova e l’Ente Porto.
IL PROGRAMMA Film d’apertura martedì 16 luglio è “Il gusto delle cose” (Francia, 2023, 136') di Tran Anh Hùng, regista vietnamita naturalizzato francese. Francia, 1885: l’eccellente cuoca Eugénie (Juliette Binoche) lavora da vent’anni per il famoso gastronomo Dodin Bouffant (Benoît Magimel); nel tempo è nato un sentimento amoroso, ma Eugénie è insicura se legarsi a Dodin, e così quest’ultimo decide di fare qualcosa mai fatto prima, cucinare per lei.
Si prosegue martedì 23 con “Ancora un'estate” (Francia, 2023, 104’) di Catherine Breillat. La matura Anne (Léa Drucker) è una stimata avvocata che vive a Parigi col marito Pierre (Olivier Rabourdin) e le loro due figlie adottive. Quando il 17enne Théo (Samuel Kircher), figlio di primo letto di Pierre, ragazzo dal carattere difficile, si trasferisce da loro, tra lui e Anne nasce una forte attrazione che rischierà di mettere in pericolo tutto. Martedì 30 in calendario “La moglie di Tchaikovsky” (Russia, 2023, 143’) di Kirill Serebrennikov. Per negare a se stesso la propria omosessualità il compositore russo Pëtr Il'ic Tchaikovsky (Odin Lund Biron) sposa l’ex allieva Antonina Miljukova (Alyona Mikhailova). Il matrimonio sarà un fallimento e Antonina, incapace di accettare l’omosessualità del marito, sprofonderà nella pazzia. La storia fu portata sul grande schermo dal dissacrante Ken Russel nella pellicola del 1971 “L’altra faccia dell’amore” con Glenda Jackson e Richard Chamberlain. Martedì 6 agosto ecco “E la festa continua!” (Francia-Italia, 2023, 106') di Robert Guédiguian. A Marsiglia l'infermiera e militante Rosa (Ariane Ascaride) si divide tra ospedale e sezione di partito, pronta a candidarsi contro l’avanzata della destra. Alla vigilia del voto incontra Henri (Jean-Pierre Darroussin) e se ne innamora perdutamente, tanto che i progetti politici vacillano. “Deserto Particular” (Brasile, 2022, 120’) di Aly Muritiba è in programma martedì 13. Daniel (Antonio Saboia), poliziotto sospeso dal servizio per condotta violenta, è un solitario; si innamora di una donna di Bahia conosciuta in Rete, Robson di giorno Sara di notte (Pedro Fasanaro); quando lei non si fa più sentire, lui decide di andare a cercarla. Sabato 17 “La signora della porta accanto” (Francia, 1981, 106’), penultima opera di François Truffaut, film appassionato e doloroso con interpreti staordinari. Dopo dieci anni di lontananza gli ex amanti Bernard e Mathilde (Gérard Depardieu e Fanny Ardant) si scoprono vicini di casa; sono entrambi sposati, ma riprendono la loro turbolenta relazione, che prende subito una piega tenebrosa. Altro capo d’opera per l’appuntamento finale del 27 agosto: “Il sapore del riso al tè verde” (Giappone, 1952, 115’) d Yasujiro Ozu, restaurato e distribuito dalla Tucker Film con altri dieci titoli del maestro giapponese a dicembre scorso a 120 anni dalla nascita e 60 dalla morte. A Tokyo la coppia Taeko e Mokichi (Michiyo Kogure e Shin Saburi), sposata da molti anni e senza figli, sta vivendo un periodo difficile. L’egoista Taeko incolpa lui della crisi rimproverandolo continuamente. Dopo l’ennesima sfuriata, lei lascia la casa. Intanto Mokichi deve recarsi in Uruguay per lavoro. Taeko si accorge allora di aver sbagliato e al ritorno del marito trova il modo per farsi perdonare.