PERDONANZA 2024
Il Fuoco del Morrone accende le celebrazioni con i giovani nati nell’anno del sisma / IL PROGRAMMA
Arrivano i tedofori con la fiamma che accende il braciere sul palco del Perdono. Alle 21,30 la manifestazione ideata dal maestro De Amicis e presentata da Lorena Bianchetti con Renato Zero
INSERTO PERDONANZA NEL CENTRO IN EDICOLA
L’AQUILA. Dopo un cammino lungo chilometri, tra i luoghi che Pietro Angelerio, una volta nominato Pontefice, percorse alla fine di agosto del 1294 per raggiungere L'Aquila e ricevere le insegne papali nella basilica di Collemaggio, da lui fatta costruire, arriveranno stasera all’imbrunire i tedofori con la fiamma che accenderà il braciere della 730ª edizione della Perdonanza. Nel numero del Centro di oggi, venerdì 23 agosto, in edicola, c'è un inserto speciale sulla Perdonanza 2024.
Prende il via così la manifestazione più attesa dell’anno che vuole avere un significato ancor più profondo: a quindici anni dal terremoto del 6 aprile 2009, il fuoco del Morrone sarà scortato, infatti, da due ragazzi aquilani nati proprio nell’anno del sisma, Matteo Di Nino ed Emma Placidi.
L’ACCENSIONE. La fiaccola dovrebbe raggiungere Collemaggio intorno alle 20. Dopo i saluti istituzionali, Floro Panti, presidente dell’associazione comitato festa Perdonanza celestiniana ICH, sale sul palco con i tedofori per leggere la pergamena delle Perdonanze locali. A dare l’avvio ufficiale alla 730ª Perdonanza Celestiniana è poi il sindaco con l'accensione del braciere sul palco del teatro del Perdono.
UN TRIPUDIO DI ARTISTI. Il primo spettacolo in cartellone, "Un canto per la rinascita… tra cielo e terra”, inizia alle 21,30. La serata, ideata dal maestro Leonardo De Amicis (foto in alto) con testi di Paolo Logli, con la conduzione della presentatrice Lorena Bianchetti, vede il contributo di tanti artisti: The Kolors, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Tiromancino, il tenore Gianluca Terranova e Renato Zero, accompagnati dall’orchestra sinfonica del conservatorio Casella dell’Aquila. L'interpretazione dei testi è a cura di Ambra Angiolini e Luca Violini.
NON SOLO MUSICA. Già nei mesi scorsi, durante una diretta radiofonica, era stato anticipato che la chiusura dell’evento, il prossimo 30 agosto, sarebbe stata affidata ai Pooh. Solo nelle settimane scorse, invece, è trapelato il nome di Achille Lauro, il più atteso dai giovani, che si esibirà insieme a Rose Villain, il prossimo lunedì 26 agosto in piazza Duomo. Ma ad alternarsi tra il teatro del Perdono (a Collemaggio) e la scalinata di San Bernardino saranno numerosi artisti. Domani, dalle 21,30 “L’Aquila si veste di stelle”.
IL CORTEO DELLA BOLLA. Mercoledì prenderà il via da palazzo Margherita lo storico corteo della Bolla. Attraversando corso Vittorio Emanuele e passando per corso Federico II, viale Crispi e viale Collemaggio, raggiungerà il prato della basilica dove avverrà il rito di apertura della Porta Santa, presieduto dal cardinale Giuseppe Petrocchi (foto in basso).
La Bolla del perdono verrà esposta, unica volta durante l’anno, all’interno della basilica. Il giorno successivo, giovedì, alle 18 a Collemaggio si terrà la messa stazionale con il rito di chiusura della porta Santa presieduta da Antonio D’Angelo, arcivescovo dell’Aquila. Seguirà il corteo di rientro della bolla del perdono fino a palazzo Margherita.
LE DAME E IL GIOVIN SIGNORE. I protagonisti del corteo della Bolla saranno tre giovani impegnati nel volontariato: Michela Carnicelli, dama della Bolla, Manuel De Libero, Giovin Signore, e Francesca Alfonsetti, dama della Croce.
L’INDULGENZA. Da 730 anni, la Perdonanza Celestiniana celebra il solenne rito che consente di varcare la Porta Santa, offrendo l’indulgenza plenaria. Secondo le prescrizioni di Celestino, per acquisire l’indulgenza per se stessi o per un defunto occorre attraversare la Porta Santa e pregare; accostarsi poi alla confessione sacramentale e alla comunione eucaristica (nello stesso giorno oppure negli otto giorni precedenti o seguenti). Per questo motivo, dalle 18 del 28 agosto per 24 ore saranno sempre disponibili confessori nella basilica.
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