Accord, oggi i lavoratori davanti alla prefettura

Presidio in vista dell’incontro tra l’imprenditore anglo-indiano Shankar e Alecci Vertenza Otefal, la Cgil chiede di conoscere sviluppi sulle trattative di acquisto

L’AQUILA. Ci sarà una rappresentanza dei 200 ex lavoratori del polo elettronico a presidiare oggi la sede della prefettura, dove alle 16 è previsto il tavolo dedicato all’Accord Phoenix, l’azienda che intende realizzare all’Aquila un sito per lo smaltimento dei rifiuti elettronici. All’incontro parteciperà il presidente dell’Accord, l’imprenditore anglo-indiano Ravi Shankar, che potrebbe annunciare importanti novità sul progetto, per cui si attende il via libera da Invitalia. Il prefetto Francesco Alecci non ha invece accolto la richiesta dei sindacati, datata 24 dicembre, per la convocazione di una riunione sull’ex Otefal di Bazzano, dove i 170 dipendenti in mobilità attendono notizie sul gruppo industriale che ha acquistato un lotto dello stabilimento. Le due vertenze corrono parallele: l’operazione dell’Accord Phoenix si è arenata a Roma, ormai da due anni, visto che l’agenzia del ministero dell’Economia ancora non autorizza l’erogazione dei contributi pubblici: 12 milioni di euro, a fronte di un investimento complessivo di 35 milioni, sulla cui solidità Invitalia vuole garanzie bancarie. Il tavolo odierno in prefettura, inizialmente fissato per il 15 gennaio, è stato posticipato, su richiesta del sindaco, per permettere la partecipazione dell’azionista di maggioranza. Se si sblocca il progetto, potrebbero essere ricollocati, nella prima fase, 120 lavoratori del polo elettronico, la cui mobilità è in scadenza. Per quanto riguarda la fabbrica di Bazzano, specializzata nella produzione di alluminio, a oltre un mese dalla vendita del lotto dell’immobile riservato alla cosiddetta stiratura del materiale grezzo, tutto tace. Il prefetto Alecci, pur condividendo «la necessità di acquisire chiarimenti che possano attenuare la preoccupazione fortemente avvertita per la sorte dei 170 lavoratori», ritiene che al momento non ci siano le condizioni per riunire il tavolo istituzionale. Dopo la richiesta dei sindacati, Alecci ha contattato il curatore fallimentare Omero Martella per aggiornamenti. Egli ha confermato l’aggiudicazione provvisoria del lotto A3 alla società Lam Coating, al prezzo al base d’asta di 1 milione e 300mila euro, mentre gli altri due lotti sono rimasti invenduti. Inoltre, il comitato dei creditori ha deciso di esperire un ulteriore tentativo di vendita del complesso industriale, con importi e date da definire entro il mese di gennaio.

«Il tavolo invece va fatto», sottolinea Alfredo Fegatelli della Fiom, «perché su questa vicenda ci sono questioni poco chiare. Vogliamo sapere cosa sta accadendo, dopo la vendita di un lotto, e se tutte le procedure previste dal fallimento siano state rispettate».

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA