Addio aiuti, Scontrone si ribella

8 Settembre 2015

Il sindaco Schipani avvia la battaglia contro D’Alfonso: «Ci ha ignorati, esclusi dai fondi europei»

SCONTRONE. Niente aiuto da parte della Regione Abruzzo ai piccoli comuni che aspettavano le risorse del Programma di sviluppo rurale del fondo europeo per dare impulso all’economia dei paesi di montagna.

E dopo la decisione della giunta regionale di destinare le risorse residue del piano di potenziamento agricolo solo ai privati esplode la rabbia del sindaco di Scontrone, Ileana Schipani, che critica fortemente il metodo di gestione adottato dagli amministratori regionali abruzzesi.

«Lo faccio con una lettera perché non mi rimangono altri strumenti» afferma la Schipani in un documento spedito al presidente Luciano D’Alfonso «dato che la Regione ha recentemente adottato un provvedimento di giunta che sposta tutte le risorse residue verso le imprese private. E lo fa in modo disinvolto, dopo che per mesi, diversi Comuni, compreso quello che amministro, rimasti nelle postazioni immediatamente successive a quelle dei paesi finanziati, hanno atteso uno scorrimento della graduatoria dei Comuni ammissibili a concessione di contributo, più volte annunciato e mai effettuato».

La graduatoria stilata dalla Regione lo scorso novembre prevedeva, infatti, meno di 30 soggetti ammessi a finanziamento. Dopo aver sollecitato e chiesto informazioni sull’implementazione della graduatoria, la direzione regionale ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni in posizione utile per uno scorrimento, chiedendo di riscontrare con una conferma la propria manifestazione di interesse.

«Ci siamo precipitati nel fornire questa risposta» aggiunge la Schipani «e lo abbiamo fatto perché il programma di sviluppo ha a che fare proprio con gli interventi di assistenza alla popolazione rurale, con azioni destinate alla rimozione di squilibri economici e sociali. C’era in gioco la possibilità di acquistare un nuovo scuolabus, idoneo anche al trasporto di persone con disabilità, e la realizzazione di un piccolo parco giochi per i bambini del paese».

Ma la Regione recentemente ha adottato i provvedimenti che hanno individuato la misura a cui destinare le risorse residue del fondo rurale, specificando che i ristretti tempi a disposizione impongono di privilegiare la capacità di realizzazione delle imprese private. «I soggetti pubblici che attendevano diligentemente di poter realizzare interventi a favore delle proprie comunità sono stati deliberatamente ignorati» conclude il sindaco di Scontrone «forse svolgere fino in fondo il proprio ruolo per migliorare la qualità della vita della popolazione rurale dovrebbe essere tra le priorità delle politiche agricole della Regione».

Massimiliano Lavillotti

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