Albergo diffuso antisismico per valorizzare i nuovi siti 

Tra i possibili utilizzi futuri degli appartamenti spunta la destinazione turistica Proposta per il coinvolgimento delle amministrazioni dei beni di uso civico

L’AQUILA. Albergo diffuso, parco giochi, area di accesso agli impianti invernali, foresteria. Sono solo alcuni dei possibili utilizzi delle palazzine del Progetto Case di Assergi, anche in considerazione della posizione strategica a due passi dai Laboratori del Gran Sasso. Una situazione oggetto di analisi da tempo, per ottimizzare le risorse.
Solo all’interno del complesso dei laboratori, esiste un complesso di dieci appartamenti costruiti all’indomani del sisma a servizio dei dipendenti. Strutture che rischiano di restare inutilizzate. Del resto, la scelta di far sorgere il Gran Sasso Science Institute all’interno della città ha allontanato la possibilità di pensare agli studenti come possibili destinatari di queste strutture, fin troppo lontane dal capoluogo e mal servite dai collegamenti pubblici. Altrettanto improbabile, almeno nell’immediato, l’assegnazione agli studenti degli appartamenti del Progetto Case. Di qui, l’unica carta possibile sarebbe quella della valorizzazione delle risorse turistiche. La recente proposta dell’ex sindaco Massimo Cialente tira in ballo l’Amministrazione separata beni di uso civico (Asbuc), ricordando che è in credito di circa 1,5 milioni per canoni non pagati dal Centro turistico Gran Sasso. «Perché allora non cedere agli Usi civici la parte di proprietà Comune del Progetto Case e destinarla al turismo? La possibilità è quella», prosegue Cialente, «di andare a un accordo che porti a conferire, in comodato d’uso, dopo eventuali lavori di manutenzione, il complesso Case di Assergi. Sarebbe volàno anche per le altre infrastrutture turistiche, ma soprattutto darebbe lavoro». Un esperimento che vale la pena provare, secondo l’ex primo cittadino. «Se dovesse funzionare, potremmo poi fare la stessa cosa con il villaggio Case di Camarda. Il turismo è, a mio avviso, uno dei futuri attrattori dell’intero comprensorio, da Campotosto a Stiffe, dall’intera Baronia alle Rocche. Dobbiamo cominciare a investirci con delle scelte strategiche funzionali». Cialente propone anche un ragionamento sulle vicine infrastrutture compatibili. «Auspico nel frattempo che comunque», prosegue, «con un incontro tra Comune e Usi civici, si vada subito a espletare il bando per l’Hotel Cristallo e si avvii finalmente l’iter per il recupero dell’Albergo di Campo Imperatore. Ricordo che sul Gran Sasso ci sono 40 milioni di euro di investimenti da fare, e 22 milioni per la grande pista ciclabile, da Capitignano a Molina Aterno. Non possiamo più aspettare». Una proposta che si inserisce dunque all’interno di un piano più complesso della fruizione del Parco del Gran Sasso-Monti della Laga e dei territori della Valle dell’Aterno. (fab.i.)
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