All’Aquila si torna a pagare l’Ici

Entro il 16 dicembre i proprietari di seconde case, anche se distrutte o danneggiate dal terremoto, dovranno pagare il saldo Ici 2009. Il Comune dell’Aquila ha avvisato i contribuenti, vista la mancanza di proroghe

L’AQUILA. Entro il 16 dicembre i proprietari di seconde case, anche se distrutte o danneggiate dal terremoto, dovranno pagare il saldo Ici per l’anno 2009. Per le case inagibili si verserà la somma relativa ai primi tre mesi del 2009. Il Comune procede in questa direzione in assenza di proroghe o di fissazione di nuovi termini. Il 30 novembre, infatti, è scaduta la sospensione del pagamento dei tributi prevista dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3780. Sul sito internet www.comune.laquila.it è stato inserito l’avviso dell’ufficio tributi nel quale vengono spiegate le condizioni e i termini per l’eventuale pagamento rateale. Intanto, ieri alla commissione Bilancio della Camera, è stato depositato l’emendamento del governo che prevede l’inizio della restituzione delle tasse a partire da giugno in 60 rate. Il problema sollevato è che non è prevista alcuna dilazione per le nuove tasse. «La proposta», dichiara l’onorevole Giovanni Lolli, «affronta in primo luogo solo differimento della restituzione di quanto sospeso sino a novembre 2009 a partire dal giugno 2010 piuttosto che da gennaio 2010. Inoltre la restituzione riguarda il 100% della cifra dilazionata in sessanta rate mensili mentre per i terremotati dell’Umbria e delle Marche era stata prevista una restituzione del 40% dilazionata in 120 rate. Non è prevista nessuna proroga della sospensione del pagamento delle tasse e dei tributi per cui i cittadini aquilani dovranno cominciare a ripagare dal prossimo mese. Noi abbiamo chiesto una proroga della sospensione fino a giugno e lo spostamento della restituzione ben oltre il 2010 nella misura del 40% in 120 rate».