ANNIVERSARIO DEL SISMA
Alla Casa dello studente 12 anni dopo: "Nel segno di ricordo e speranza"
La commozione del presidente della Regione Marsilio durante la cerimonia istituzionale in via XX Settembre. Sospiri: "Nella memoria delle 309 vittime, il capoluogo rinasce con vigore e bellezza"
L'AQUILA. Questa mattina una cerimonia struggente in via XX settembre, dove c'era la Casa dello studente e la notte del 6 aprile 2009 persero la vita sei ragazzi.
“La casa dello studente rappresenta uno dei simboli tra i più dolorosi del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Il fatto che abbia coinvolto giovani vite ci tocca profondamente. Le ferite di quel drammatico evento si vedono a occhio nudo nonostante la ricostruzione stia finalmente decollando e si cominci a rivedere una città restituita alla vita”, le parole del presidente della giunta regionale Marco Marsilio.
Una cerimonia toccante nel segno del ricordo e della speranza alla presenza, tra gli altri, del sindaco Pierluigi Biondi, del prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco e del cardinale Giuseppe Petrocchi. Subito dopo il presidente ha raggiunto il Parco della Memoria di Piazzale Paoli.
“Tutto questo" ha proseguito Marsilio, "ci aiuta a sperare e a guardare al futuro con ottimismo nonostante un anno di pandemia che ha aggravato una situazione socio economica già difficile da affrontare. Del resto, siamo stati sempre capaci di risollevarci con uno spirito combattivo, sappiamo andare avanti e guardare al futuro con ottimismo che, siamo sicuri, ci riserverà grandi prospettive e soddisfazioni”.
"Sei aprile 2009 - 6 aprile 2021, allora come ora, a distanza di dodici anni dal sisma che ha colpito L'Aquila, ricordiamo quella tristissima notte segnati come fummo per il resto dei nostri giorni, irrimediabilmente segnati, portatori di dolore che il tempo non è riuscito e giammai riuscirà a lenire". Così il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, sul 12esimo anniversario del sisma dell'Aquila. "Riaprire quella triste pagina di vita non è semplice, perché si vorrebbe cancellare ogni cosa, tornare indietro nel tempo e come in un film riavvolgere tutto, cambiando il corso della storia. Oggi il nostro capoluogo, nella memoria delle 309 vittime, rinasce con vigore e bellezza. Il compito principale del Consiglio regionale è stato, sin dai primi momenti di grave difficoltà, quello di mantenere alto il livello di attenzione verso il tessuto sociale del capoluogo con coerenza e senso di appartenenza - ha concluso Sospiri - perché tutto l'Abruzzo, come anche per altri eventi luttuosi, accaduti successivamente, si sentisse interamente partecipe". I fari che illuminano il colonnato di palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale all'Aquila, questa notte sono rimasti spenti in segno di lutto. Solo la luce di venti fiaccole ha rischiarato la cornice dell'Emiciclo.
"Dodici anni fa la tragedia del terremoto de L'Aquila. Un pensiero per le vittime e la nostra solidarietà a tutta la comunità": lo scrive in un tweet l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, aggiungendo, tra l'altro, l'hashtag 'rinascita' e una foto della cupola di Santa Maria del Suffragio.
Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, ha rivolto un pensiero alle vittime. "Nella notte tra il 5 ed il 6 aprile di dodici anni fa un terribile terremoto colpì il territorio dell'Aquila. Il primo pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e a tutti coloro che, in pochi istanti, persero tutto. Dopo quel tragico evento è iniziato un complesso, e tuttora incompiuto, percorso di ricostruzione e recupero del patrimonio edilizio, del tessuto economico, così come dei luoghi, delle tradizioni e dei ritmi di vita espressione dell'identità storica e civile di quella comunità. Il Parlamento è intervenuto a più riprese con misure normative che hanno previsto lo stanziamento di cospicue risorse. Le più recenti sono quelle contenute nella legge di bilancio 2021. I criteri seguiti per definire le priorità della ricostruzione, così come i suoi tempi e le modalità di attuazione, non sono però stati sempre coerenti e condivisibili. Il necessario stanziamento di risorse avrebbe infatti anche richiesto, per essere efficace, un approccio non soltanto emergenziale, ma costantemente ispirato a lungimiranti logiche di adeguamento antisismico degli edifici, di recupero dei centri storici, di prevenzione dei rischi derivanti dal particolare assetto idrogeologico del nostro Paese e di rigenerazione e sostenibilità ambientale". "Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha individuato nei territori colpiti dai terremoti uno degli ambiti nel quale è necessario intervenire in modo specifico. La strada per il rilancio di un Paese stremato dall'attuale pandemia passa necessariamente anche attraverso la rinascita di quei territori così a lungo provati. È una sfida e, al tempo stesso, una straordinaria opportunità che non va sprecata. L'Aquila e i suoi borghi limitrofi non possono essere dimenticati, soprattutto in un momento così difficile. Serve l'impegno di tutti", ha concluso Fico, "per far rinascere realtà territoriali così duramente ferite, puntando sulle loro specifiche potenzialità, il loro prestigio culturale e le loro tradizioni civili".
"In questa giornata, così triste, ritrovi nella coscienza di ognuno di noi il tempo per ricordare ma anche il momento per partecipare al processo di ricostruzione della comunità, ancor prima della città, consapevoli di essere parte integrante e indispensabile di questo nuovo corso", il commento di Angelo Caruso, presidente della Provincia dell'Aquila. "La nostra provincia ha affrontato nella sua storia gravi e disumane catastrofi, trovando, anche nel dolore della perdita, la forza per rinascere più forte e unita che mai. Oggi è il giorno del ricordo, del dolore, del pensiero alle tante, troppe vittime di quella dannata notte, la vicinanza ai familiari che, ogni momento della loro vita, sono costretti a sopportare una scossa di dolore che non ha mai fine -spiega ancora in una nota Caruso -, giunga a ognuno di loro la vicinanza del Presidente, del Consiglio e dell'intera Amministrazione della Provincia dell'Aquila, una partecipazione sincera che vuole testimoniare la presenza dell'istituzione al lutto che si rinnova e investe un intero territorio. 'Il tempo aiuta a guarire tutte le ferite'; una frase che ascoltiamo frequentemente, che ci capita di pronunciare se vogliamo confortare una persona cara, lenire un forte dolore o attenuare gli effetti di un difficile momento ma, sappiamo, dal profondo del cuore, che nulla potrà mai rimarginare ferite troppo profonde, difficili da sanare. Il 6 Aprile 2009 ha segnato indelebilmente le nostre vite, una frattura che separa il tempo, le città, gli uomini in momenti distinti e ben definiti, il terremoto che stravolge e indebolisce le certezze materiali e immateriali, che costringe a rivedere e ripensare il presente della nostra generazione e il futuro di quelle che verranno".