«Alloggi e servizi per gli studenti»
Il Pd a Chiodi: ritardi e inadempienze ostacolano la ripresa dell’Ateneo.
L’AQUILA. «Troppi ritardi e inadempienze. Senza servizi e alloggi per gli studenti l’Università non riuscirà a ripartire». Per il Pd, il presidente-commissario Gianni Chiodi dovrebbe accelerare le procedure volte a garantire all’ateneo aquilano servizi e strutture adeguate e a fornire case mobili ai tanti studenti fuori sede.
Per i consiglieri regionali del PD, Giovanni D’Amico e Giuseppe Di Pangrazio (presente alla conferenza stampa anche anche Andrea Fidanza dell’Udu), «la questione degli alloggi è fondamentale per l’università che sta facendo uno sforzo enorme per ripartire. Al momento molti sono gli studenti che, pur frequentando le lezioni, non si sono ancora iscritti. Prima di fare questo passo vogliono sapere se potranno avere un tetto sulla testa». Per i due consiglieri, pronti a presentare un’interpellanza a Chiodi - nella sua doppia veste di presidente della Regione e di commissario per la ricostruzione - «si può tamponare l’emergenza ricorrendo alle case mobili (che potrebbero essere messe sul “mercato” anche attraverso accordi pubblico-privato) e all’utilizzo della caserma Pasquali. Il Cipe ha stanziato 40 milioni di euro per l’università dell’Aquila» hanno aggiunto «ma ora servirebbe un comitato strategico che acceleri i tempi. È necessario concertare le iniziative e ripristinare subito una serie di servizi.
Da un sondaggio è emerso che ci sono almeno 4mila studenti pronti a riscriversi, ma che non hanno un posto dove andare. È un problema di competenza della Regione che sa perfettamente che le case dello studente che stanno per aprire (Casale Marinangeli e quella realizzata dalla Regione Lombardia) riusciranno a garantire solo 220 posti che andranno ad aggiungersi ai 200 ritagliati all’ex Reiss Romoli. Insomma, c’è bisogno di risposte urgenti: la Regione dica se vuole davvero far ripartire l’ateneo aquilano, perché su questo cominciamo ad avere qualche serio dubbio».
Per il Pd va risolta anche la questione delle mense, vanno potenziati i trasporti e rivisti i criteri di merito per l’assegnazione delle borse di studio, «perché i parametri» hanno spiegato «non possono essere gli stessi dell’anno accademico 2008-2009, interrotto a causa del sisma del sei aprile. Quel fondo va incrementato».
Intanto, è stato inaugurato ieri il nuovo edificio energeticamente autonomo, a basso consumo energetico e ad alte prestazioni ambientali, che sarà sede del rettorato. Il progetto - frutto della collaborazione didattica e scientifica tra l’università di Parma e quella aquilana - è stato realizzato grazie alla donazione dell’associazione temporanea di imprese Cogesi.
Per i consiglieri regionali del PD, Giovanni D’Amico e Giuseppe Di Pangrazio (presente alla conferenza stampa anche anche Andrea Fidanza dell’Udu), «la questione degli alloggi è fondamentale per l’università che sta facendo uno sforzo enorme per ripartire. Al momento molti sono gli studenti che, pur frequentando le lezioni, non si sono ancora iscritti. Prima di fare questo passo vogliono sapere se potranno avere un tetto sulla testa». Per i due consiglieri, pronti a presentare un’interpellanza a Chiodi - nella sua doppia veste di presidente della Regione e di commissario per la ricostruzione - «si può tamponare l’emergenza ricorrendo alle case mobili (che potrebbero essere messe sul “mercato” anche attraverso accordi pubblico-privato) e all’utilizzo della caserma Pasquali. Il Cipe ha stanziato 40 milioni di euro per l’università dell’Aquila» hanno aggiunto «ma ora servirebbe un comitato strategico che acceleri i tempi. È necessario concertare le iniziative e ripristinare subito una serie di servizi.
Da un sondaggio è emerso che ci sono almeno 4mila studenti pronti a riscriversi, ma che non hanno un posto dove andare. È un problema di competenza della Regione che sa perfettamente che le case dello studente che stanno per aprire (Casale Marinangeli e quella realizzata dalla Regione Lombardia) riusciranno a garantire solo 220 posti che andranno ad aggiungersi ai 200 ritagliati all’ex Reiss Romoli. Insomma, c’è bisogno di risposte urgenti: la Regione dica se vuole davvero far ripartire l’ateneo aquilano, perché su questo cominciamo ad avere qualche serio dubbio».
Per il Pd va risolta anche la questione delle mense, vanno potenziati i trasporti e rivisti i criteri di merito per l’assegnazione delle borse di studio, «perché i parametri» hanno spiegato «non possono essere gli stessi dell’anno accademico 2008-2009, interrotto a causa del sisma del sei aprile. Quel fondo va incrementato».
Intanto, è stato inaugurato ieri il nuovo edificio energeticamente autonomo, a basso consumo energetico e ad alte prestazioni ambientali, che sarà sede del rettorato. Il progetto - frutto della collaborazione didattica e scientifica tra l’università di Parma e quella aquilana - è stato realizzato grazie alla donazione dell’associazione temporanea di imprese Cogesi.