Antiche mura, riparte l’iter per il restauro

24 Agosto 2022

Via all’incarico di progettazione, l’obiettivo è non perdere l’ulteriore finanziamento di 5 milioni   

L’AQUILA. Era il dicembre del 2017 quando per la prima volta il tratto della cinta muraria sovrastante viale della Croce Rossa, nel corso di una prova-luci “simbolica”, fu illuminato lasciando tutti senza parole. Sembrava allora vicina l’apertura dei camminamenti sulle mura restaurate e valorizzate. Un’apertura che ancora oggi la città aspetta. Ora, dopo anni, è stato fatto un importante passo in avanti: dei giorni scorsi la determina a firma del segretario regionale ai beni culturali ad interim, Federica Zalabra e del titolare dell’Usra, Salvatore Provenzano, «per l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione» delle mura urbiche. L’obiettivo è finire il progetto entro l’anno, così da poter avviare la gara d’appalto e non perdere il finanziamento di 5 milioni.
LA DETERMINA
Nel documento si spiega che “a seguito di una preliminare valutazione effettuata dal responsabile unico del procedimento (Caterina Di Clemente) congiuntamente all’ufficio di progettazione sono state individuate alcune priorità per le quali è necessario avvalersi di professionalità esterne». Si stabilisce, inoltre, di impegnare una somma di 130mila euro per il lavoro e si sottolinea «la necessità di effettuare la progettazione esecutiva in tempi rapidi».
IL PROGETTO
Gli elaborati dovranno riguardare il consolidamento e il restauro del tratto di mura da Porta Branconia fino all’altezza della piscina comunale, ma soprattutto la valorizzazione dell’intera cinta per permetterne una fruizione completa. A tal fine sono ancora necessari circa due anni di lavori: dovrà essere terminata l’illuminazione, si attrezzeranno aree di sosta e si posizionerà una cartellonistica nei punti principali, come le porte. Le opere riguarderanno tutti i tratti della cinta fuorché quello sopra viale della Croce Rossa quasi completamente terminato, ma mai aperto al pubblico. Il primo intervento sulle mura è stato realizzato con fondi comunitari (8 milioni di euro). C’è stato poi un secondo intervento di pavimentazione e illuminazione di 3 milioni e 600.000 euro. Quello previsto dovrebbe essere l’ultimo intervento.
OLTRE 5 CHILOMETRI DI MURA
La cinta muraria è uno dei pochi esempi di fortificazione trecentesca quasi integralmente conservata e si sviluppa per 5 chilometri. Il lavoro di recupero e catalogazione delle pietre crollate con il sisma (o recuperate dagli smontaggi delle parti più compromesse), l’esame delle tecniche costruttive e delle lavorazioni superficiali, il confronto con le piante storiche hanno consentito di individuare inedite configurazioni di mura e porte.
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