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Anziana morta a causa del monossido, aperta l’inchiesta
Tragedia di Borgorose: la donna di 77 anni uccisa da un arresto cardiaco, sgomberata la casa di riposo
AVEZZANO. Ancora non si conosce la data dei funerali di Cristina Maria Salvatore, la 77enne morta per un arresto cardiaco provocato dall’esalazioni di monossido di carbonio, nella casa di cura “Padre Pio” di Borgorose (Rieti). Sulla sua morte la Procura ha aperto un fascicolo e presumibilmente entro oggi si saprà se sarà predisposto un’autopsia oppure se la salma sarà subito riconsegnata ai familiari. La più probabile è la prima ipotesi. La Salvatore era nata a Viticuso (Frosinone) e aveva sposato un uomo di Avezzano, Vittorio Del Bove Orlandi, morto esattamente un anno fa. Insieme vivevano a Roma. Salvatore era un’ostetrica, suo marito lavorava nei cantieri. Uno dei loro cinque figli, Roberto, abita ad Avezzano ed è stato il primo l’altra mattina, a correre a Borgorose. L’anziana, come dai primi accertamenti dei medici del 118, è morta a seguito di un arresto cardiaco provocato da una fuga di gas, che secondo gli inquirenti si sarebbe sprigionata da una lacerazione nella canna fumaria di una stufa a pellet con cui venivano riscaldati i locali della casa di cura. Il gas si è silenziosamente propagato nelle camere da letto della struttura che si trova in via delle Ville a Borgorose, località del Reatino che si trova poco distante da Magliano de’ Marsi. L’aria era satura di monossido di carbonio, tanto che altri 22 anziani sono stati trovati intossicati e trasferiti immediatamente in diverse strutture ospedaliere. Alcuni si trovano ricoverati al De Lellis di Rieti, altri al San Salvatore dell’Aquila e altri ancora al San Filippo e Nicola di Avezzano. Sei sono i più gravi. Per ricostruire con esattezza quanto accaduto martedì mattina, poco dopo le sei del mattino, si attende la relazione dei vigili del fuoco. Diverse le squadre, arrivate dalla caserma di Rieti, che hanno lavorato ore nella casa di cura. Sul caso sono al lavoro i carabinieri della caserma di Borgorose, al comando del luogotenente Vincenzo Telesca che ha subito avviato le indagini per cercare di capire se ci sono eventuali responsabilità. L’attività è coordinata dal comandante della compagnia dei militari di Cittaducale, il capitano Emanuela Cervellera. Sul posto anche la polizia. Nella Marsica vivono anche altri familiari dell’ex ostetrica scomparsa, tra i quali il nipote, Claudio Del Bove Orlandi, molto attivo nella politica di Luco dei Marsi. (m.t.)
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