Arti marziali gratuite per cento ragazzi
Amministrazione e Winner Team in soccorso delle famiglie meno abbienti, coinvolte le scuole
AVEZZANO. Tutti a scuola di arti marziali, gratuitamente. Il Comune ha pensato di agevolare le famiglie meno abbienti organizzando dei corsi gratuiti per i ragazzi che non possono permettersi di seguire un corso.
L’iniziativa, sperimentata già lo scorso anno, è stata presentata ieri mattina nella sala consiliare dal sindaco Gianni Di Pangrazio e dall’assessore alle Politiche sociali, Fabrizio Amatilli.
Gli amministratori hanno pensato di istituire il corso gratuito di arti marziali per i bambini meno fortunati che frequentano le scuole medie ed elementari della città.
«Questo è un progetto a cui l’amministrazione comunale, attraverso il settore sociale», ha dichiarato il primo cittadino Di Pangrazio, «ha creduto e ha lavorato per offrire un’occasione importante nel mondo dello sport a chi, altrimenti, avrebbe dovuto farne a meno».
L’iniziativa, che a detta degli amministratori è stata promossa nonostante i tagli continui effettuati dallo Stato alle pubbliche amministrazioni per i settori della cultura e del sociale, si svolgerà nella palestra Winner Team di Avezzano, guidata dai maestri Lidio Falcone, Carlo Cardone e il “terzo dan” Montasser.
Pino Veri, che da anni lavora con i ragazzi che si avvicinano alle arti marziali, ha spiegato come verranno gestiti i corsi.
«Ai ragazzi verranno pagate anche le spese mediche», ha aggiunto Veri, «il costo dei corsi sarà sostenuto tutto dal Comune, mentre le divise saranno acquistate grazie alla generosità di uno sponsor».
Soddisfatto anche l’assessore Amatilli, per il quale «sarebbe bello se tutti i ragazzi della città potessero praticare uno sport. Il 70 per cento di loro, dopo i 17 anni di età, abbandona lo sport. È un’ottima scelta quella di aiutare questi cento ragazzi che altrimenti non avrebbero frequentato la palestra».
«E il fatto che si tratti di uno sport sano ci riempie di soddisfazione ancora di più», ha concluso il rappresentante della giunta, «sono iniziative che la città deve sostenere. È necessario portare avanti l’iniziativa nel tempo, perché la difficoltà è proprio questa, trattandosi di un progetto che non ha un ritorno economico». (p.g.)
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