le novità per i commercianti

Attività produttive tre anni di proroga per la ricollocazione

L’AQUILA. In arrivo una proroga di altri tre anni per la ricollocazione, in via provvisoria, delle attività produttive danneggiate dal sisma. Sarà possibile anche realizzare nuovi manufatti...

L’AQUILA. In arrivo una proroga di altri tre anni per la ricollocazione, in via provvisoria, delle attività produttive danneggiate dal sisma. Sarà possibile anche realizzare nuovi manufatti temporanei, ma solo in aree bianche, nuclei industriali e artigianali.

La giunta ha approvato la delibera, che passerà adesso al vaglio del consiglio comunale. L'assessore alle Attività produttive, Marco Fanfani, spiega un'altra novità: entro settembre – a tre anni e mezzo dal sisma e poco meno dalla chiusura delle tendopoli – sarà pronto il «piano emergenziale del commercio, che prevede la collocazione di negozi e attività nei quartieri del progetto Case. La mappatura delle aree disponibili è quasi completa. «In autunno verrà emanato il bando per l'assegnazione dei lotti per tutte le tabelle merceologiche», spiega Fanfani. Nei progetti Case sorgeranno, dopo lunghi mesi senza servizi, bar, ristoranti, tabacchi, negozi di abbigliamento, calzature e cartolerie. «Vogliamo creare punti di aggregazione e dotare le new town di servizi».

Centinaia le attività che potrebbero sorgere in periferia, distribuite equamente secondo le necessità. Resta da definire, invece, il percorso per la ricollocazione delle attività che hanno riaperto in centro storico, in locali con agibilità parziale, interessati a breve dai lavori di ristrutturazione post-sisma. Tramontata definitivamente l'ipotesi di un trasferimento di massa nel piazzale dell'ex Italtel. «I commercianti hanno bocciato l'idea», conferma Fanfani. «Molti non sono in grado di affrontare un nuovo spostamento, pur con gli strumenti di sostegno che stiamo mettendo a disposizione insieme alla Etimos che gestisce il credito agevolato».

Si tenta il tutto per tutto, per rilanciare il sistema del commercio, che con il terremoto ha subìto un colpo durissimo. «Ne è un esempio», dice l'assessore, «l'ulteriore proroga di 36 mesi, per i negozi che hanno trovato una sistemazione provvisoria, di continuare a operare o ad aprire nuove attività nelle aree industriali e artigianali». Infine, piazza d'Armi: il Comune conta di sistemarla per rendere il mercato fruibile e più facilmente raggiungibile.

Monica Pelliccione

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