Autovelox non omologato: multa annullata
Rocca Pia, l’avvocato Ludovici: «Il dispositivo non era stato nemmeno autorizzato dal prefetto»
ROCCA PIA. L’autovelox di Rocca Pia non è omologato per questo un’automobilista si è vista annullare la multa per eccesso di velocità. È quanto deciso da giudice di pace di Sulmona che, recentemente, ha emanato una sentenza di accoglimento del ricorso basato principalmente sulla mancata omologazione del velox di Rocca Pia sull’Altopiano delle Cinquemiglia, che sta mietendo “vittime” per eccesso di velocità. «Con tale pronuncia», spiega l’avvocato Carlotta Ludovici che ha difeso la donna, «il giudice di pace di Sulmona ha ribadito come l’art. 142 del Codice della strada, comma VI, prevede che per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate, anche per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, nonché registrazioni del cronotachigrafo e i documenti relativi ai percorsi autostradali come precisato dal Regolamento. Per di più il giudice di Pace di Sulmona ha accolto anche un altro motivo di ricorso che ha reso il verbale in parola nullo, ossia la mancata contestazione immediata della contravvenzione e la mancanza del provvedimento autorizzatorio prefettizio per l’installazione dell’autovelox». «Il Giudice, quindi», aggiunge l’avvocato, «ritenuta fondata l’opposizione, ha disposto l’annullamento del verbale redatto dalla polizia municipale del Comune di Rocca Pia per violazione del limite di velocità e per conseguenza ha annullato la sanzione pecuniaria comminata, di rilevante entità, nonché la decurtazione dei punti dalla patente». «Sarebbe auspicabile», conclude Ludovici, «che i Comuni si conformassero finalmente alla normativa vigente in materia di utilizzo dell’autovelox, strumento tramite il quale vengono elevate, per lo più senza contestazione immediata, multe “costose”, unitamente alla decurtazione dei punti della patente, all’insaputa degli utenti della strada e senza che questi possano difendersi in maniera adeguata, trattandosi di accertamento irripetibile, fonte di gravi conseguenze per il cittadino proprietario e conducente del veicolo». (f.d.m.)
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