Avezzano, De Angelis si è dimesso: "Impossibile tentare nuove soluzioni"
Dopo la sentenza che ha confermato l'anatra zoppa, il sindaco preferisce tornare alle elezioni: "Dall'opposizione solo provocazioni"
AVEZZANO. Il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, si è dimesso. Da ieri non dispone più di una maggioranza per governare Avezzano, e dopo essersi preso qualche ora per dire la sua, oggi in municipio, a mezzogiorno, ha tenuto una conferenza per annunciare la sua decisione. Già lo scorso ottobre, dopo il pronunciamento del Tar (sentenza poi sospesa), De Angelis aveva parlato di «ritorno al voto in caso di altra sentenza sfavorevole». Che ieri è arrivata, firmata dai giudici del Consiglio di Stato (collegio presieduto da Lanfranco Balucani), dodici giorni dopo la discussione nell’aula di Palazzo Spada a Roma. Analogo provvedimento a Lecce, in Puglia.
Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar Abruzzo che il 12 ottobre scorso aveva ribaltato la decisione della commissione mandamentale del tribunale all’indomani delle elezioni. Il Tar ha assegnato 13 seggi al centrosinistra dell’ex sindaco Gianni Di Pangrazio (che al primo turno aveva ottenuto oltre il 50% delle preferenze) e nove a quella del centrodestra, che con De Angelis era uscito vittorioso dal ballottaggio del 25 giugno. Un palese caso di “anatra zoppa” e di ingovernabilità. Con la conferma del Consiglio di Stato cambia la composizione del consiglio comunale e allo stato attuale l’opposizione è composta da 15 rappresentanti (compresi Francesco Eligi del Movimento 5 stelle e l’avvocato Leonardo Casciere di Noi con Salvini-Lega). Dal consiglio escono Massimo Verrecchia, che è anche parlamentare, Pierluigi Di Stefano, Mariano Santomaggio, Annalisa Cipollone (o Francesco Paciotti?), Chiara Colucci e Mauro Di Benedetto. Ed entrano Roberto Verdecchia, Antonio Di Fabio, Luigia Francesconi, Gianfranco Gallese, Giovanni Luccitti e Sonia Di Stefano. Caso singolare quello di Annalisa Cipollone e Francesco Paciotti (Innovazione per Avezzano). Quest’ultimo ha preso il posto di Emilio Cipollone dimessosi per fare il vicesindaco. "Dall'opposizione ho ricevuto fino ad oggi soltanto provocazioni, e senza una controparte affidabile è impossibile tentare una soluzione", ha detto stamattina in conferenza De Angelis. Il sindaco ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni (come di recente hanno fatto i sindaci di Sulmona e di Teramo), e la prima data utile potrebbe essere in autunno insieme alle elezioni regionali, altrimenti si rischia un commissariamento di 15 mesi. (r.r.)
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