notte di terrore

Avezzano, grave giovane accoltellato alla schiena

L’aggressore è un minorenne, non ha gradito gli apprezzamenti alla sorella: 33enne ricoverato in prognosi riservata. Denunciati in quattro

AVEZZANO. Una lite tra due ragazzi minorenni sfocia in una faida familiare con tanto di rissa e accoltellamento finale. Il bilancio di una notte di terrore è di quattro persone ferite – di cui una in prognosi riservata perché raggiunta da più fendenti – tutte denunciate dalla polizia. I fatti sono avvenuti nella zona dei portici sotto il cosiddetto Palazzaccio, in via Marconi e di fronte alla centralissima piazza Risorgimento.

Un angolo della città già al centro di polemiche proprio a causa di episodi di violenza e criminalità, ma anche di vandalismo. La scena apparsa ai soccorritori e agli agenti della polizia intervenuti sul posto è apparsa subito agghiacciante. C’erano sul marciapiede e sulla strada diverse chiazze di sangue. Molti clienti di un locale che si trova nelle vicinanze e alcuni passanti hanno assistito alla lite.

Erano circa le 23 quando sono iniziate le indagini che hanno portato alla denuncia per rissa aggravata e lesioni aggravate nei confronti di quattro persone. Secondo le indagini sono rimasti coinvolti nella zuffa N.A., 33 anni, albanese, che ha riportato diverse ferite da arma da taglio e si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Sulmona, dopo essere stato trasferito da quello di Avezzano a causa della carenza di posti letto. Secondo una prima ricostruzione della polizia, il giovane è stato accoltellato alla schiena da un 17enne avezzanese. Denunciati anche un altro albanese e un dominicano la cui identificazione è ancora in corso.

La lite è cominciata dopo l’ora di cena. Sempre alle prime testimonianze raccolte, su cui stanno ancora lavorando gli agenti della squadra anticrimine al comando del sostituto commissario Gaetano Del Treste, tra i due ragazzini sarebbe nata una discussione. Il 17enne avezzanese e un coetaneo albanese, secondo una versione dei fatti, avrebbero cominciato a discutere per questioni di gelosia legate a una ragazza, sorella del 17enne. Tutto però sarebbe finito lì e l’albanese si sarebbe allontanato velocemente. Una volta a casa, però, avrebbe raccontato tutto a genitori e parenti. Due di loro, intenzionati ad avere chiarimenti sulla vicenda, sono usciti di casa alla ricerca del ragazzo avezzanese.

Sono riusciti a trovarlo, ma nel frattempo anche lui aveva chiesto rinforzi, chiamando in causa il futuro cognato, un domenicano. L’incontro tra i quattro si sarebbe tramutato quindi in una violenta rissa in cui è saltato fuori un coltello. A ferire il 33enne albanese sarebbe stato proprio il minorenne, colpendolo in diverse parti del corpo ma anche con un fendente alla schiena.

Il ferito è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano per poi essere trasferito a Sulmona. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto della rissa, invece, sono arrivati gli agenti del commissariato di Avezzano. La polizia, guidata dal commissario capo Paolo Gennaccaro, ha avviato le ricerche al fine di individuare le altre persone coinvolte. Infatti, all’arrivo delle volanti tutti si erano dileguati. Grazie alle testimonianze e agli indizi raccolti sul posto dalla squadra anticrimine e dalla scientifica è stato possibile fare chiarezza sul numero delle persone coinvolte. Le indagini sono ancora in corso e non è escluso che nelle prossime ore possano spuntare ulteriori particolari sulla vicenda. L’arma utilizzata per il ferimento non è stata ancora ritrovata.

Pietro Guida

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