Avezzano, pugile arrestato per tentato omicidio
Specializzato nella lotta in gabbia, è stato bloccato a Roma con l'accusa di aver accoltellato un 42enne
AVEZZANO. Il volto tatuato, 1.90 d’altezza e muscoli da far spavento. Se ne andava in giro col sangue che gli colava da una mano e con un coltello nella tasca. La stessa arma che poco prima aveva utilizzato per pugnalare un uomo che aveva tentato di fare da paciere per una lite, dopo che un’altra persona aveva osato guardarlo con troppa insistenza. Una coltellata arrivata a pochi millimetri dal cuore del 42enne. L’uomo è ricoverato in gravissime condizioni. Il suo aggressore, Maurizio De Simone, un 34enne originario di Avezzano, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Un’aggressione di una ferocia inaudita, hanno raccontato alcuni testimoni, avvenuta nel quartiere San Lorenzo a Roma. De Simone, che vive nella capitale ed è specializzato nella mixed martial arts – in acronimo Mma, uno sport da combattimento che si può praticare anche in una gabbia – ha accoltellato al petto il 42enne romano. Stando alla ricostruzione fornita dagli agenti, De Simone si è offeso perché era stato ripetutamente guardato dal cliente di una paninoteca. La vittima è intervenuta e ha cercato di riportare la calma, beccandosi la coltellata. Il ferito si trova ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Umberto I. È stato sottoposto anche a un delicato intervento chirurgico. Il tentato omicidio è avvenuto verso le 2 di notte in una paninoteca che si affaccia su via Tiburtina nel quartiere San Lorenzo. Diverse sono state le segnalazioni dei clienti che hanno assistito all’aggressione e hanno chiamato la polizia. Gli agenti arrivati sul posto hanno capito subito che la situazione era gravissima: il ferito era riverso in terra e il sangue gli usciva dalla bocca impedendogli di respirare. Sul posto il personale di un’ambulanza che ha intubato subito il 42enne e poi l’ha portato all’Umberto I dove i medici l’hanno stabilizzato prima di ricoverarlo in Terapia intensiva. Le indagini vengono coordinate dal commissariato Porta Pia. Gli stessi agenti hanno dovuto confrontarsi con il pugile: l’hanno fermato poco distante, in piazza dell’Immacolata, mentre tentava di allontanarsi insieme a una ragazza. Per evitare reazioni scomposte hanno fatto ricorso a uno stratagemma: i poliziotti hanno fatto finta di procedere a un normale controllo, portandolo in commissariato. Le immagini della telecamera interna alla paninoteca hanno confermato la responsabilità del pugile che stando alla ricostruzione ha picchiato anche un altro cliente. De Simone aveva con sé il coltello usato per l’aggressione, ancora sporco di sangue.
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