Assiste un anziano e gli svuota i conti

13 Gennaio 2025

Badante rinviata a giudizio per circonvenzione d’incapace. Svaniti soldi e beni: passata di mano anche una casa

L’AQUILA. L’accusa è quella di circonvenzione d’incapace per aver spillato, tra contanti e una casa che le è stata ceduta, beni per un valore complessivo di oltre 300mila euro all’anziano aquilano da lei assistito. Protagonista della vicenda giudiziaria è una collaboratrice domestica di 63 anni che è stata rinviata a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del tribunale dell’Aquila Marco Billi. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 19 febbraio. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia dei familiari dell’anziano, assistiti dall’avvocato Nino Del Piero.

L’imputata, secondo l’accusa «abusando dello stato di infermità, fragilità e vulnerabilità dell’anziano, lo ha indotto a donarle con atto notarile un appartamento in via Cardinale Mazzarino al Torrione e una cantina nello stesso immobile». Sempre secondo quanto contestato, la donna si era fatta cointestare un conto alle Poste di Paganica da dove aveva prelevato quasi 200mila euro. Inoltre, aveva estinto il conto prelevando i residui 7mila euro. Infine, stando alla denuncia dei familiari dell’anziano, si era fatta mettere a disposizione un libretto di risparmio dove c’erano 13mila euro.

Ad accorgersi dei movimenti sui conti correnti erano stati alcuni familiari dell’anziano che si erano, così, rivolti ai carabinieri. La procura ha fatto quindi sequestrare le somme oggetto d’indagine e ha chiesto il rinvio a giudizio della donna. La badante, dal canto suo, continua a respingere tutte le accuse, dichiarandosi estranea ai fatti che le vengono contestati. La donna, in caso di condanna, rischia la reclusione da due a sei anni e la multa da 206 a 2.065 euro.

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