Barano, il video-verità sulla processione
TORNIMPARTE. Ecco il video-verità che svela come sono andate le cose durante la festa della Madonna della Neve, celebrata due domeniche fa alla parrocchia di Santa Maria Abbarano, tra gli insulti e l’...
TORNIMPARTE. Ecco il video-verità che svela come sono andate le cose durante la festa della Madonna della Neve, celebrata due domeniche fa alla parrocchia di Santa Maria Abbarano, tra gli insulti e l’intervento dei carabinieri.
La storia è quella, raccontata dal Centro, del divieto del sacerdote di Barano, don Gerald Abuachi Mine, di appendere denaro sul nastro posto sulla statua. Un atto di devozione vietato dal «Direttorio sulle feste patronali» della diocesi. Vietato sulla carta, ma che in realtà continua a essere disatteso a Barano come in altri posti. Gli elementi per una storia alla Guareschi, degna di Peppone e don Camillo, ci sono tutti. La mattina della festa la statua esce dalla chiesa. Subito don Gerald ricorda che «si deve rispettare la volontà del vescovo». Parte allora un coro di diniego dal lato della piazza dove i baranesi sono raccolti, in attesa dell’avvio del corteo. La statua viene rivestita col nastro e i portatori si preparano a partire. A quel punto il sacerdote chiama i carabinieri, poco lontani: è intenzionato a fare rispettare quanto previsto nel Direttorio. «Ho bisogno del vostro intervento». I militari si avvicinano mentre gli animi si scaldano e nasce il parapiglia tra chi vuole difendere un rito secolare e chi esorta a «fare a meno del nastro». Ma i portatori s’avviano in corteo senza il prete. E la banda, dalla tempistica quasi fantozziana, fa partire la marcetta che copre gli improperi. Volano svariati «Buffone!» «Vergogna!» «Vai via!», mentre don Gerald si ritira, seguito dai carabinieri, verso la chiesa.
Dal lato opposto la statua della Madonna – con il nastro che viene sistemato con cura, così come gli asciugamani e le immancabili banconote che cominciano a essere appese – si allontana lentamente circondata dai parrocchiani. Ma una processione senza il ministro del culto non ha ragion d’essere. E allora don Gerald viene invitato dai carabinieri a tornare sui suoi passi, e a seguire, sotto scorta, la Vergine.La vicenda spacca il paese. Solidarietà al sacerdote dall’arcivescovo Giuseppe Molinari autore delle norme del Direttorio. «Deploro quanto accaduto ed esprimo piena solidarietà a don Gerald. Le regole servono a far vivere le feste nel modo più cristiano possibile».
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