Bilancio del Comune per la Corte dei Conti «gravi irregolarità»

Il consigliere dell’Italia dei Valori Angelo Mancini accusa «Una gestione amministrativo-contabile vergognosa»

L’AQUILA. La Corte dei Conti, sezione Regionale di Controllo per l’Abruzzo, lo scorso 8 agosto 2012, ha trasmesso al Comune dell’Aquila le relazioni relative all’esame dell’Organo di revisione contabile, rispettivamente, sul rendiconto della gestione 2010 e sul bilancio di previsione 2011 dell’ente. La Corte dei Conti ha rilevato «gravi irregolarità contabili, tali da incidere sul rendiconto 2010» e, più precisamente, una differenza tra l’importo del fondo di cassa determinato dal tesoriere e quello determinato dall’ente, alla data del 31 dicembre 2010, riferito a pagamenti per azioni esecutive 2009-2010 non ancora regolarizzati, per un importo di 750 mila euro. A renderlo noto è il consigliere comunale di L’Aquila Oggi-Idv, Angelo Mancini. Il quale sottolinea anche che «la Corte dei Conti rileva che il rendiconto 2010 è stato approvato il 18 luglio 2011, oltre il termine fissato, e che la gestione di competenza ha un valore negativo di risultato ed è caratterizzata da un disavanzo anche per le annualità precedenti». Viene rilevato altresì «il mancato stralcio di crediti di dubbia o difficile esigibilità dal bilancio» e «la mancata attuazione di consolidamento dei conti con le proprie aziende, società o altri organismi partecipati», prosegue Mancini, vale a dire che il Comune non ha stabilito con precisione qual è la somma da trasferire alle società partecipate per i servizi erogati. Si contesta inoltre la mancata adozione dei provvedimenti relativi ai criteri e alle modalità di reclutamento del personale e di conferimento degli incarichi negli organismi partecipati, il fatto che l’indebitamento, al 31 dicembre 2010, non trova coincidenza con il totale dei debiti di finanziamento indicato dal conto del patrimonio, che il totale dei crediti, sempre a questa data, non coincide con quello dei residui attivi, che il totale dei debiti di funzionamento non coincide con quello dei passivi ed altro ancora».

«Un esame dettagliato», spiega Mancini, «che fotografa una gestione amministrativo contabile vergognosa e che sicuramente si ripeterà, per alcuni punti, anche per gli esercizi finanziari successivi al 2010. Quello che risulta evidente, è una totale mancanza di professionalità e di responsabilità da parte dell’amministrazione».

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