Bollette e salmonella Vertice a Onna con gli agricoltori
Comitato locale protesta contro il Consorzio di bonifica Sollevato anche il caso dei depuratori non funzionanti
L’AQUILA. Bollette e salmonella. Due le spine nel fianco degli allevatori e agricoltori della piana aquilana alle prese con queste e altre problematiche che sono state al centro di un’assemblea.
L’incontro, che si è tenuto a Casa Onna, è stato promosso dal Comitato spontaneo degli allevatori dell’Abruzzo Ulteriore II. Una riunione promossa per trattare il problema «dell’ingiusto pagamento delle bollette emesse dal Consorzio di bonifica Abruzzo e Sagittario», come spiegano i promotori dell’iniziativa, «per la mancata utilizzazione dell’acqua a causa della salmonella e di scarichi inquinanti assai nocivi».
Presenti all’incontro, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe, il presidente del Consorzio di bonifica Ernesto Zuffada, Giovannella Vespa in rappresentanza dell’Arta, oltre a vari dirigenti del servizio Asl nonché il veterinario della Direzione regionale della Sanità Paolo Torlontano e alcuni sindaci dell’Aquilano.
L’introduzione è stata tenuta dal segretario del Comitato Gino Guetti, il quale ha sottolineato che «l’inquinamento delle acque di superficie non è dovuto solo alla presenza della salmonella, ma anche a scarichi di sostanze nocive accumulate in azienda e sversate in occasione di temporali violenti. Elementi che, oltre ad aumentare la quantità di acqua, la rendono torbida e rimane impossibile l’individuazione delle sostanze estranee».
Guetti ha proposto «l’eliminazione completa dei Consorzi di Bonifica con il passaggio delle competenze agli enti locali, più vicini alla collettività». «Il consigliere regionale Berardinetti», proseguono gli esponenti del comitato, «ha proposto l’accollo parziale del pagamento delle bollette da parte della Regione per sostenere la collettività degli utilizzatori sino all’eliminazione della presenza della salmonella nelle acque fornite, con conseguente revoca dell’ordinanza di divieto di uso irriguo. Il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica, Zuffada, ha precisato che per la carica non percepisce alcun compenso, ed ha esposto i lavori eseguiti per il miglioramento del servizio e il programma per le altre attività da realizzare. La dottoressa Giovannella Vespa dell’Arta ha precisato i punti nei quali sono stati effettuati i prelievi per i controlli e ha rassicurato i presenti sulla mancata presenza del ceppo di salmonella più aggressivo rilevato nel 2014. È stata comunque confermata, dalla stessa dottoressa, la presenza di una forma di salmonella che risulta meno nociva per la salute umana. Dall’incontro è emerso che, certamente, soltanto alcuni depuratori funzionano, con la conseguenza che la salmonella non viene eliminata».
Il Comitato ha promosso l’incontro che, per la prima volta, ha coinvolto tutti coloro «che possono e devono risolvere il problema della fornitura di acqua per l’irrigazione senza la presenza della salmonella», dicono i componenti del gruppo. «I presenti, infatti, hanno dato la concreta disponibilità alla soluzione, con la promessa di riaggiornarsi per controllare l’evoluzione degli impegni assunti. Il Comitato promuoverà in autunno un’altra verifica sullo stato delle attività svolte per il raggiungimento del fondamentale obiettivo».
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L’incontro, che si è tenuto a Casa Onna, è stato promosso dal Comitato spontaneo degli allevatori dell’Abruzzo Ulteriore II. Una riunione promossa per trattare il problema «dell’ingiusto pagamento delle bollette emesse dal Consorzio di bonifica Abruzzo e Sagittario», come spiegano i promotori dell’iniziativa, «per la mancata utilizzazione dell’acqua a causa della salmonella e di scarichi inquinanti assai nocivi».
Presenti all’incontro, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe, il presidente del Consorzio di bonifica Ernesto Zuffada, Giovannella Vespa in rappresentanza dell’Arta, oltre a vari dirigenti del servizio Asl nonché il veterinario della Direzione regionale della Sanità Paolo Torlontano e alcuni sindaci dell’Aquilano.
L’introduzione è stata tenuta dal segretario del Comitato Gino Guetti, il quale ha sottolineato che «l’inquinamento delle acque di superficie non è dovuto solo alla presenza della salmonella, ma anche a scarichi di sostanze nocive accumulate in azienda e sversate in occasione di temporali violenti. Elementi che, oltre ad aumentare la quantità di acqua, la rendono torbida e rimane impossibile l’individuazione delle sostanze estranee».
Guetti ha proposto «l’eliminazione completa dei Consorzi di Bonifica con il passaggio delle competenze agli enti locali, più vicini alla collettività». «Il consigliere regionale Berardinetti», proseguono gli esponenti del comitato, «ha proposto l’accollo parziale del pagamento delle bollette da parte della Regione per sostenere la collettività degli utilizzatori sino all’eliminazione della presenza della salmonella nelle acque fornite, con conseguente revoca dell’ordinanza di divieto di uso irriguo. Il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica, Zuffada, ha precisato che per la carica non percepisce alcun compenso, ed ha esposto i lavori eseguiti per il miglioramento del servizio e il programma per le altre attività da realizzare. La dottoressa Giovannella Vespa dell’Arta ha precisato i punti nei quali sono stati effettuati i prelievi per i controlli e ha rassicurato i presenti sulla mancata presenza del ceppo di salmonella più aggressivo rilevato nel 2014. È stata comunque confermata, dalla stessa dottoressa, la presenza di una forma di salmonella che risulta meno nociva per la salute umana. Dall’incontro è emerso che, certamente, soltanto alcuni depuratori funzionano, con la conseguenza che la salmonella non viene eliminata».
Il Comitato ha promosso l’incontro che, per la prima volta, ha coinvolto tutti coloro «che possono e devono risolvere il problema della fornitura di acqua per l’irrigazione senza la presenza della salmonella», dicono i componenti del gruppo. «I presenti, infatti, hanno dato la concreta disponibilità alla soluzione, con la promessa di riaggiornarsi per controllare l’evoluzione degli impegni assunti. Il Comitato promuoverà in autunno un’altra verifica sullo stato delle attività svolte per il raggiungimento del fondamentale obiettivo».
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