Case provvisorie, ultimi lavori in 24 giorni
La Protezione civile dopo le proteste nei piccoli comuni: «Consegna di 590 moduli».
L’AQUILA. Entro la fine dell’anno verranno consegnati 590 Moduli abitativi provvisori (Map) nei comuni del cratere. Poi inizierà la consegna anche nelle frazioni dell’Aquila, secondo un preciso cronoprogramma da elaborare. È questo l’impegno della Protezione civile. Una sfida quotidiana, come precisano dal Dipartimento, per assicurare un tetto a chi ha perso la propria casa a causa del sisma e non rientra nelle aree per cui è previsto il Progetto Case. Oltre 3mila i Map previsti complessivamente in 118 aree comprese in 53 comuni delle province dell’Aquila, di Teramo e di Pescara.
I primi lavori sono partiti il 26 ottobre e finora hanno portato alla consegna di 254 chiavi in sette comuni diversi. Nel giro di qualche settimana chiuderanno vari cantieri nei comuni della Piana di Navelli e della Valle Subequana. «Stiamo cercando di rispondere il più velocemente possibile alle esigenze di un’intera comunità», spiega Manuela Manenti, responsabile unico del procedimento per i Map fuori dal capoluogo, «lavoriamo anche per accontentare le frazioni più piccole, anche a costo di fare i lavori per un solo Map».
È il caso di Rocca di Mezzo, dove è stato aperto un cantiere per realizzare una sola abitazione che permetterà a un anziano sfollato di tornare in paese. «Abbiamo anche una frazione a Fagnano», prosegue, «in cui abbiamo messo solo quattro moduli».
Attualmente, i piccoli comuni hanno consegnato solo 1.575 basamenti, se ne stimano subito disponibili 1.300. I ritardi sono dovuti all’individuazione delle aree e ai problemi relativi all’urbanizzazione, che è a carico delle singole amministrazioni.
Complessivamente, nei comuni dell’Aquilano, sono in fase di montaggio 1.439 Map, con 851 arredi. Si lavora su strutture di 40, 50 e 70 metri quadri a seconda del tipo di nucleo familiare che andrà ad abitarvi. A tal proposito, in molti tra gli aventi diritto si chiedono se questa sistemazione comporterà delle limitazioni per i single e le coppie.
Perplessità arrivano dal coordinamento dell’Idv della Piana di Navelli, per la qualità del materiale usato. «Pazienza per i ritardi dovuti alla fornitura del materiale e l’inizio dei lavori», scrive Paolo Mingroni, «talvolta, quando si è cominciato ad assemblare i primi pannelli sono venute fuori imperfezioni che hanno comportato grossi problemi nelle rifiniture dei moduli stessi, che presentano grosse differenze sito per sito. In paesi come Fagnano gli impianti, elettrico ed idraulico, sono esterni. L’Idv chiede pertanto chiarimenti riguardo la qualità materiali utilizzati per i moduli, soprattutto riguardo le rifiniture».
Altra questione è relativa a come saranno assegnati i moduli. Dopo la richiesta della Onlus San Gregorio Risorge per estrapolare la frazione dal resto del comune dell’Aquila - il cui responsabile per conto della Protezione civile è il tenente colonnello dell’Esercito Marco Vicari - anche la frazione di Pianola si sta impegnando a far sì che i Map siano dati in via prioritaria agli abitanti. «Se qualcuno avanzerà», spiega Gianni Salvi, presidente di Circoscrizione, «saremo ben felici di assegnarlo a gente che abitava altrove».
I primi lavori sono partiti il 26 ottobre e finora hanno portato alla consegna di 254 chiavi in sette comuni diversi. Nel giro di qualche settimana chiuderanno vari cantieri nei comuni della Piana di Navelli e della Valle Subequana. «Stiamo cercando di rispondere il più velocemente possibile alle esigenze di un’intera comunità», spiega Manuela Manenti, responsabile unico del procedimento per i Map fuori dal capoluogo, «lavoriamo anche per accontentare le frazioni più piccole, anche a costo di fare i lavori per un solo Map».
È il caso di Rocca di Mezzo, dove è stato aperto un cantiere per realizzare una sola abitazione che permetterà a un anziano sfollato di tornare in paese. «Abbiamo anche una frazione a Fagnano», prosegue, «in cui abbiamo messo solo quattro moduli».
Attualmente, i piccoli comuni hanno consegnato solo 1.575 basamenti, se ne stimano subito disponibili 1.300. I ritardi sono dovuti all’individuazione delle aree e ai problemi relativi all’urbanizzazione, che è a carico delle singole amministrazioni.
Complessivamente, nei comuni dell’Aquilano, sono in fase di montaggio 1.439 Map, con 851 arredi. Si lavora su strutture di 40, 50 e 70 metri quadri a seconda del tipo di nucleo familiare che andrà ad abitarvi. A tal proposito, in molti tra gli aventi diritto si chiedono se questa sistemazione comporterà delle limitazioni per i single e le coppie.
Perplessità arrivano dal coordinamento dell’Idv della Piana di Navelli, per la qualità del materiale usato. «Pazienza per i ritardi dovuti alla fornitura del materiale e l’inizio dei lavori», scrive Paolo Mingroni, «talvolta, quando si è cominciato ad assemblare i primi pannelli sono venute fuori imperfezioni che hanno comportato grossi problemi nelle rifiniture dei moduli stessi, che presentano grosse differenze sito per sito. In paesi come Fagnano gli impianti, elettrico ed idraulico, sono esterni. L’Idv chiede pertanto chiarimenti riguardo la qualità materiali utilizzati per i moduli, soprattutto riguardo le rifiniture».
Altra questione è relativa a come saranno assegnati i moduli. Dopo la richiesta della Onlus San Gregorio Risorge per estrapolare la frazione dal resto del comune dell’Aquila - il cui responsabile per conto della Protezione civile è il tenente colonnello dell’Esercito Marco Vicari - anche la frazione di Pianola si sta impegnando a far sì che i Map siano dati in via prioritaria agli abitanti. «Se qualcuno avanzerà», spiega Gianni Salvi, presidente di Circoscrizione, «saremo ben felici di assegnarlo a gente che abitava altrove».