Caso Lusi, chiesto l'arresto. Domiciliari per la moglieL'accusa della procura: associazione a delinquere
La Procura di Roma invia a Palazzo Madama la richiesta di autorizzazione. Ordinanza di custodia per la consorte del politico ex Pd, Giovanna Petricone, e per due commercialisti. L'indagine riguarda i fondi sottratti al partito
ROMA. La Procura di Roma ha chiesto al Senato l'autorizzazione all'arresto dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Il senatore è accusato di appropriazione indebita per un ammanco di almeno 20 milioni di euro dalle casse del partito. Un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata già notificata alla moglie del senatore, Giovanna Petricone, e a due commercialisti che hanno curato gli interessi delle società immobiliari sempre riconducibili al parlamentare.
Alla base dell'ordinanza cautelare che il gip ha inoltrato al Senato nei confronti di Lusi e che ha notificato alla moglie Giovanna Petricone e ai due commercialisti, c'è anche il reato di associazione per delinquere che la Procura fino a pochi giorni fa non aveva ipotizzato. Non ci sono solo i reati di riciclaggio, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di beni.
Alla base dell'ordinanza cautelare che il gip ha inoltrato al Senato nei confronti di Lusi e che ha notificato alla moglie Giovanna Petricone e ai due commercialisti, c'è anche il reato di associazione per delinquere che la Procura fino a pochi giorni fa non aveva ipotizzato. Non ci sono solo i reati di riciclaggio, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di beni.
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