Centro trasfusionale in tilt, Asl diffidata

4 Ottobre 2017

La Cisl torna a denunciare la carenza di medici e sollecita l’arrivo di altro personale anche per il laboratorio analisi

SULMONA. La carenza di personale medico al centro trasfusionale finisce in una diffida inviata dalla Cisl al direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera.
Mauro Incorvati, segretario aziendale della Cisl, denuncia ritardi e disservizi nel reparto a causa dell’assenza per malattia, in questi giorni, di uno dei tre medici in servizio. I problemi di organico erano stati già denunciati nei mesi scorsi. «A distanza di qualche mese siamo costretti a segnalare di nuovo la carenza di personale nel centro trasfusionale del presidio ospedaliero di Sulmona, dove la situazione risulta ulteriormente aggravata dall’assenza per malattia di uno dei dirigenti sanitari», interviene Incorvati. «A far fronte alle richieste di sangue ai donatori e soprattutto alle reperibilità notturne sono rimasti solo due medici». Le carenze di personale al centro trasfusionale avrebbero conseguenze anche sul laboratorio analisi, fa notare il rappresentante della Cisl. «Chiediamo al direttore generale della Asl di mettere a disposizione altro personale, sia per il centro trasfusionale sia per il laboratorio analisi, così da assicurare una più equa distribuzione dei carichi di lavoro, in modo da risolvere definitivamente il problema data l’importanza del ruolo che ricopre il servizio nelle dinamiche ospedaliere», aggiunge Incorvati.
I due reparti, centro trasfusionale e laboratorio analisi, sono legati a doppio filo e svolgono compiti determinanti per il funzionamento dei vari comparti dell’ospedale di Sulmona. Molte, infatti, sono le lamentele dovute alle eccessive attese per i risultati di esami specifici, anche se prescritti dal pronto soccorso, con utenti e pazienti in coda da ore. Da qui la diffida al direttore generale della Asl Rinaldo Tordera e l’invito a risolvere una volta per tutte le carenze di organico. «A tutela di tutto il personale, al quale viene chiesto di assolvere ai propri carichi di lavoro sempre con massima lucidità e precisione, si diffida il manager a provvedere con estrema urgenza al ripristino della legalità, rispetto a quanto sopra esposto, con la riserva di intraprendere qualsiasi forma di lotta tesa alla tutela dei diritti dei dipendenti dell’azienda sanitaria», ribadisce Incorvati. Nel frattempo, prosegue lo stato di agitazione di tutto il personale della Asl. Le motivazioni alla base della protesta derivano dal «conclamato taglio dei costi del personale», stimabile ad oggi in circa 5,3 milioni di euro con la riduzione di quasi 100 posti di lavoro in tutta la Asl, come denuncia laCgil-fp. Abbiamo sentito la Asl che si riserva di intervenire.
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