Chiude lo sportello di Equitalia

CASTEL DI SANGRO. La scure dei tagli torna a colpire il territorio dell’Alto Sangro. A partire dal 3 dicembre, infatti, chiuderà i battenti a Castel di Sangro lo sportello di Equitalia a seguito della riorganizzazione territoriale compiuta in tutta la provincia dell’Aquila. Da tale data, dunque gli utenti del territorio dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinquemiglia che facevano riferimento a questa sede distaccata, dovranno rivolgersi allo sportello di Sulmona, situato in via Freda 49, per informazioni e operazioni di cassa. Inoltre, secondo quanto rende noto Equitalia, i cittadini hanno a disposizione anche canali alternativi per ricevere assistenza o compiere operazioni di pagamento. In caso di versamenti e pagamenti è possibile, ad esempio, utilizzare il bollettino Rav che viene inviato insieme alla cartella, presso qualsiasi filiale bancaria o postale o presso i tabaccai abilitati( per questa opzione si può consultare l’elenco degli abilitati sul sito www.tabaccai.it) o, in alternativa attraverso le funzionalità di home banking messe a disposizione dagli istituti di credito e da Poste italiane (con una commissione aggiuntiva rispetto al pagamento presso gli sportelli Equitalia). Se invece si vuole utilizzare il servizio telefonico è disponibile il numero verde 800.178.078 (gratuito da numero fisso), oppure il numero 02.3679.3679 (a pagamento da telefono cellulare e dall’estero) con servizio operatore dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18. Infine, per controllare la propria posizione debitoria per richiedere una rateizzazione, calcolare, grazie a un simulatore, il numero delle rate il loro importo, e disporre della modulistica necessaria è sufficiente collegarsi al sito www.gruppoequitalia.it. Nonostante tali alternative, resta comunque il disagio che la popolazione inevitabilmente subirà e che colpirà le fasce più deboli come quella degli anziani, per le quali avere uno sportello per gli utenti rappresenta in ogni caso la forma migliore di servizio.

Claudia Sette

©RIPRODUZIONE RISERVATA