Cocullo, in 20 mila alla festa dei serpari
Folla alla festa di San Domenico. Un attimo di tensione durante il corteo quando la corona sulla quale erano aggrovigliati un centinaio di serpenti si è staccata ed è caduta a terra
COCULLO. In ventimila hanno partecipato, oggi, alla festa di San Domenico e dei serpari a Cocullo. Lo spostamento del giorno della festa (dal primo giovedì del mese al Primo maggio, in seguito a disposizioni legislative per la riduzione dei giorni di festività) non ha influito, dunque, sul fascino di un rito antichissimo.
Il rito è entrato nel vivo intorno alle 11, con la celebrazione della messa del santuario di San Domenico, presieduta dal vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina. Ma è arrivato verso mezzogiorno il momento più atteso: la vestizione del Santo.
All'uscita dalla chiesa, la statua di San Domenico è stata ricoperta da un centinaio di serpenti, offerti al patrono dai serpari che, nei mesi scorsi, li hanno raccolti nelle campagne vicine, dove li libereranno al termine della festa. Poi è stata la volta della processione del Santo, con serpi e serpari, per le strade del paese. Durante il percorso un attimo di tensione, quando la corona, dietro al capo del Santo, sulla quale erano aggrovigliati i serpenti, si è staccata ed è caduta a terra con tutti gli animali. E mentre qualcuno si chiedeva se quello non fosse un segnale di cattivo auspicio, la corona è stata risistemata e la processione ha ripreso il suo percorso fino a rientrare in chiesa, tra l'applauso dei fedeli.
Il rito è entrato nel vivo intorno alle 11, con la celebrazione della messa del santuario di San Domenico, presieduta dal vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina. Ma è arrivato verso mezzogiorno il momento più atteso: la vestizione del Santo.
All'uscita dalla chiesa, la statua di San Domenico è stata ricoperta da un centinaio di serpenti, offerti al patrono dai serpari che, nei mesi scorsi, li hanno raccolti nelle campagne vicine, dove li libereranno al termine della festa. Poi è stata la volta della processione del Santo, con serpi e serpari, per le strade del paese. Durante il percorso un attimo di tensione, quando la corona, dietro al capo del Santo, sulla quale erano aggrovigliati i serpenti, si è staccata ed è caduta a terra con tutti gli animali. E mentre qualcuno si chiedeva se quello non fosse un segnale di cattivo auspicio, la corona è stata risistemata e la processione ha ripreso il suo percorso fino a rientrare in chiesa, tra l'applauso dei fedeli.
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