Concorsone L'Aquila, gli idonei alla Corte dei Conti per il posto
Comitato Ripam in rivolta contro le scelte degli uffici speciali: "Per le 29 figure professionali vanno usate le graduatorie"
L’AQUILA. Gli idonei del concorsone sono pronti a rivolgersi alla Corte dei Conti. A scatenare nuovamente la rivolta del Comitato Ripam è la decisione presa dai due responsabili degli uffici speciali per la ricostruzione, Raniero Fabrizi e Paolo Esposito, di non attingere, per l’individuazione di 29 figure professionali di categoria C1 e D1, dalle graduatorie ancora in vigore dopo il concorso nazionale espletato due anni.
L’Usra e l’Ursc hanno preferito affidarsi, per la selezione, a una società di lavoro interinale, a differenza del Comune dell’Aquila, che per la selezione di 22 tecnici da assumere per sei mesi utilizzerà proprio le graduatorie degli idonei. Il comitato che si è formato dopo il concorsone chiede quindi ai due uffici speciali di ritirare, in autotutela, le procedure già avviate.
«Il Comitato vincitori e idonei Ripam Abruzzo», si legge in una nota, «a seguito della recente pubblicazione della determinazione congiunta numero 13 del 15 ottobre 2015, con cui i titolari degli uffici speciali dell’Aquila e dei comuni del cratere sismico attribuiscono, in seguito a procedura negoziata, alla società di lavoro interinale “Obiettivo Lavoro spa” la selezione di 29 figure professionali, denuncia l’ennesimo tentativo di eludere le graduatorie Ripam. Ricordiamo che esistono le graduatorie costituitesi a seguito di pubblico concorso, espletato per sopperire alle esigenze di personale legate alla ricostruzione. Spesso», rimarcano gli idonei, «ci troviamo costretti a denunciare pubblicamente il ricorso, da parte di enti e istituzioni deputati a gestire il complesso processo della ricostruzione, a selezioni a vario titolo e genere, sistematicamente disattendendo le graduatorie in cui sono presenti idonei appositamente selezionati, che in tal modo vengono umiliati e ignorati».
Da qui la decisione di ricorrere alla Corte dei Conti, «affinché controlli l’operato di chi ha deciso di attivare tali procedure in presenza di graduatorie da cui attingere a costi molto più contenuti. D’altro canto, prendiamo atto della volontà dell’amministrazione comunale dell’Aquila di attingere dalle graduatorie Ripam. È certamente un primo segnale positivo, al quale ci auguriamo ne seguiranno altri. Per cui», concludono gli idonei del concorsone, «chiediamo ai responsabili degli uffici speciali di allinearsi alle scelte legittime operate dalla giunta comunale aquilana e ritirare, in autotutela, le procedure avviate per così poter ricorrere all’attingimento dalle graduatorie concorsuali, operando in tal modo un significativo risparmio di risorse pubbliche».
Il cosiddetto concorsone per la ricostruzione si è svolto nel 2012 e le graduatorie sono state pubblicate nel mese di marzo del 2013: i 300 vincitori sono stati assunti a tempo indeterminato e destinati a enti e istituzioni del cratere sismico.
Romana Scopano
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