Coop, la Provincia convoca le parti
Pezzopane: non possiamo permetterci la perdita di altri posti di lavoro.
L’AQUILA. Sarà la Provincia a fungere da ago della bilancia nella vertenza Coop. Fallita la mediazione tra azienda e Comune, che hanno assunto posizioni diametralmente opposte, la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, ha deciso di prendere in mano le redini della vertenza. In settimana riunirà intorno a un tavolo sindacati, proprietà, Comune e Protezione civile. L’obiettivo è salvare i livelli occupazionali e convincere Coop a restare. «Tutto possiamo permetterci in questo momento tranne la perdita di altri posti di lavoro», il commento della presidente della Provincia, che ha deciso di giocare l’ultima carta, nel tentativo di ricucire gli strappi della vertenza.
«Non possiamo permetterci di usare i lavoratori, tanto meno di sottovalutare le loro necessità, in un momento così difficile». Non ha voluto aggiungere altro Pezzopane, dichiarando però ampia disponibilità a trovare un accordo. Sarà la Provincia a chiamare a raccolta gli attori principali di una «battaglia» tra Coop e Comune, che rischia di far perdere il posto a tanti lavoratori. In 90, tanti sono i dipendenti Coop dei tre punti vendita di Campo di Pile, Pettino e Torrrione, rischiano il posto di lavoro. Alla base del contenzioso l’esproprio di una vasta area in località Sant’Antonio, acquistata dalla società in vista della realizzazione di un ipermercato. Progetto sfumato dopo il sisma del 6 aprile, quando la Protezione civile ha proceduto all’esproprio dell’intera area. Al posto del supermercato sorgeranno nella zona le abitazioni destinate agli aquilani rimasti senza tetto.
Una decisione respinta dalla Coop: «Se il Comune non concederà l’autorizzazione per la costruzione di un supermercato andremo via dall’Aquila»: questo il concetto ribadito più volte dall’azienda, che ha rifiutato anche la proposta del Comune di trovare una localizzazione alternativa a quella di Sant’Antonio, magari nella zona est. Dopo il terremoto sono rimasti chiusi per inagibilità i due punti di distribuzione di Campo di Pile e di Pettino, mentre ha continuato a funzionare regolarmente fino alla scorsa settimana il supermercato del Torrione, ora chiuso per ristrutturazione. La sorte dei lavoratori è appesa a un filo: ieri è scaduta la cassa integrazione straordinaria richiesta per il sisma.
Un provvedimento tampone che, con molta probabilità, verrà prorogato per altri tre mesi. Dal sindaco, Massimo Cialente, finora nessuna rassicurazione: «Quel terreno ha una destinazione socio-sanitaria» ha detto. «Per realizzarvi un ipermercati occorre una variazione al Prg. Rimango sorpreso delle dichiarazioni dell’azienda, che ha parlato di un’autorizzazione verbale della Protezione civile. Tutto questo è sconcertante».
«Non possiamo permetterci di usare i lavoratori, tanto meno di sottovalutare le loro necessità, in un momento così difficile». Non ha voluto aggiungere altro Pezzopane, dichiarando però ampia disponibilità a trovare un accordo. Sarà la Provincia a chiamare a raccolta gli attori principali di una «battaglia» tra Coop e Comune, che rischia di far perdere il posto a tanti lavoratori. In 90, tanti sono i dipendenti Coop dei tre punti vendita di Campo di Pile, Pettino e Torrrione, rischiano il posto di lavoro. Alla base del contenzioso l’esproprio di una vasta area in località Sant’Antonio, acquistata dalla società in vista della realizzazione di un ipermercato. Progetto sfumato dopo il sisma del 6 aprile, quando la Protezione civile ha proceduto all’esproprio dell’intera area. Al posto del supermercato sorgeranno nella zona le abitazioni destinate agli aquilani rimasti senza tetto.
Una decisione respinta dalla Coop: «Se il Comune non concederà l’autorizzazione per la costruzione di un supermercato andremo via dall’Aquila»: questo il concetto ribadito più volte dall’azienda, che ha rifiutato anche la proposta del Comune di trovare una localizzazione alternativa a quella di Sant’Antonio, magari nella zona est. Dopo il terremoto sono rimasti chiusi per inagibilità i due punti di distribuzione di Campo di Pile e di Pettino, mentre ha continuato a funzionare regolarmente fino alla scorsa settimana il supermercato del Torrione, ora chiuso per ristrutturazione. La sorte dei lavoratori è appesa a un filo: ieri è scaduta la cassa integrazione straordinaria richiesta per il sisma.
Un provvedimento tampone che, con molta probabilità, verrà prorogato per altri tre mesi. Dal sindaco, Massimo Cialente, finora nessuna rassicurazione: «Quel terreno ha una destinazione socio-sanitaria» ha detto. «Per realizzarvi un ipermercati occorre una variazione al Prg. Rimango sorpreso delle dichiarazioni dell’azienda, che ha parlato di un’autorizzazione verbale della Protezione civile. Tutto questo è sconcertante».