Da oggi vaccino anche ai bambini
Riforniti i distretti sanitari e gli ambulatori.
L’AQUILA. Da oggi vaccino anche ai bambini, mentre nessun caso di influenza A è stato accertato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Nella Asl dell’Aquila, oltre che nella postazione di Collemaggio, il vaccino viene somministrato nei distretti sanitari di Montereale, San Demetrio, Rocca di Mezzo e Tornimparte. Gli uffici dove si fa la vaccinazione aprono alle 8 di mattina. Per sedi comunali montane e disagiate la Asl dell’Aquila, commissariata da Giancarlo Silveri, intende ripercorrere l’esperienza fatta con il normale vaccino antinfluenzale: ovvero portare il medico in un determinato giorno e fare le vaccinazioni negli ambulatori locali.
Sono 4.161 le dosi di vaccino pandemico consegnate per ora alla Asl 4, che già da oggi riceverà dosi supplementari per scongiurare la diffusione del virus tra i circa 1.500 abitanti delle tendopoli. I casi più gravi di influenza verranno studiati in un container, in un ambiente completamente isolato dal resto del reparto di Malattie infettive, nell’ospedale San Salvatore. L’unità è attiva da mesi per prevenire un’eventuale diffusione dell’influenza A all’Aquila, ma c’è da dire che fino ad adesso la situazione è tranquilla e sotto controllo.
Disponibili da oggi nel territorio della Asl Avezzano-Sulmona i vaccini contro l’influenza A. Su indicazione dei pediatri, i bambini affetti da patologie potranno essere vaccinati nei distretti sanitari di base, dove per ora i vaccini a disposizione sono quasi ottomila. Per quanto riguarda i casi di bambini ricoverati, se si esclude un bambino di 4 anni già curato e dimesso dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Avezzano, si sono registrati quattro ricoveri di adulti: tutti guariti. Un caso è ancora sotto osservazione, ma non si è certi che si tratti di influenza di tipo A.
Diverse invece nella Valle Peligna le persone adulte colpite dall’influenza A, che però sono state curate a domicilio e sono guarite. Una conferma di quello che vanno ripetendo da mesi le autorità sanitarie, e cioé che è inutile affollare i pronto soccorsi, anche se si è stati contagiati.
La Asl Avezzano-Sulmona ha chiesto la collaborazione dei medici di base e dei pediatri, ma sono diversi i medici di famiglia che non sono d’accordo nel somministrare il vaccino contro l’influenza A ai propri pazienti. In particolare c’è molta diffidenza verso un prodotto adducente presente nel vaccino distribuito in Italia, un prodotto che autorità sanitarie (come ad esempio la Fed) hanno già vietato negli Stati Uniti e in Svizzera.
«Negli Stati Uniti», sottolinea il dottor Domenico Barbati, coordinatore dei medici di famiglia della Asl Avezzano-Sulmona «i vaccini che hanno quella sostanza possono essere somministrati soltanto ai pazienti che hanno più di 65 anni. Inoltre la loro efficacia è garantita al 20-40%». Ma a parte i dubbi sull’efficacia del vaccino, la Asl (che copre il territorio marsicano e peligno fino a Castel di Sangro) ha programmato la distribuzione in più tranche di circa 50 mila vaccini. Dopo gli operatori sanitari e le forze di polizia, oggi tocca a bambini e malati cronici.
Sono 4.161 le dosi di vaccino pandemico consegnate per ora alla Asl 4, che già da oggi riceverà dosi supplementari per scongiurare la diffusione del virus tra i circa 1.500 abitanti delle tendopoli. I casi più gravi di influenza verranno studiati in un container, in un ambiente completamente isolato dal resto del reparto di Malattie infettive, nell’ospedale San Salvatore. L’unità è attiva da mesi per prevenire un’eventuale diffusione dell’influenza A all’Aquila, ma c’è da dire che fino ad adesso la situazione è tranquilla e sotto controllo.
Disponibili da oggi nel territorio della Asl Avezzano-Sulmona i vaccini contro l’influenza A. Su indicazione dei pediatri, i bambini affetti da patologie potranno essere vaccinati nei distretti sanitari di base, dove per ora i vaccini a disposizione sono quasi ottomila. Per quanto riguarda i casi di bambini ricoverati, se si esclude un bambino di 4 anni già curato e dimesso dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Avezzano, si sono registrati quattro ricoveri di adulti: tutti guariti. Un caso è ancora sotto osservazione, ma non si è certi che si tratti di influenza di tipo A.
Diverse invece nella Valle Peligna le persone adulte colpite dall’influenza A, che però sono state curate a domicilio e sono guarite. Una conferma di quello che vanno ripetendo da mesi le autorità sanitarie, e cioé che è inutile affollare i pronto soccorsi, anche se si è stati contagiati.
La Asl Avezzano-Sulmona ha chiesto la collaborazione dei medici di base e dei pediatri, ma sono diversi i medici di famiglia che non sono d’accordo nel somministrare il vaccino contro l’influenza A ai propri pazienti. In particolare c’è molta diffidenza verso un prodotto adducente presente nel vaccino distribuito in Italia, un prodotto che autorità sanitarie (come ad esempio la Fed) hanno già vietato negli Stati Uniti e in Svizzera.
«Negli Stati Uniti», sottolinea il dottor Domenico Barbati, coordinatore dei medici di famiglia della Asl Avezzano-Sulmona «i vaccini che hanno quella sostanza possono essere somministrati soltanto ai pazienti che hanno più di 65 anni. Inoltre la loro efficacia è garantita al 20-40%». Ma a parte i dubbi sull’efficacia del vaccino, la Asl (che copre il territorio marsicano e peligno fino a Castel di Sangro) ha programmato la distribuzione in più tranche di circa 50 mila vaccini. Dopo gli operatori sanitari e le forze di polizia, oggi tocca a bambini e malati cronici.