sequestro in via nuova

Deposito illegale di rifiuti Denunciati tre fratelli

AVEZZANO. Trasformano un terreno di due ettari in una discarica a cielo aperto, dove vengono ammassati oltre 3mila metri cubi di materiale, ma la Forestale li scopre e li denuncia. Tre fratelli...

AVEZZANO. Trasformano un terreno di due ettari in una discarica a cielo aperto, dove vengono ammassati oltre 3mila metri cubi di materiale, ma la Forestale li scopre e li denuncia. Tre fratelli avezzanesi sono finiti nei guai con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti.

L’area di proprietà di M.B., G.B. ed E.B., titolari di una ditta edile, finiti nei guai già in passato per fatti simili, era stata trasformata nel tempo in una vera e propria discarica. L’indagine che ha coinvolto una decina di uomini della Forestale va avanti da settimane. In molti, infatti, passando lungo via Nuova, si erano accorti che l’area era completamente invasa dai rifiuti e diverse erano state le segnalazioni al 1515 per denunciare quello che accadeva dietro a un cancello nero della proprietà. Dopo diversi appostamenti e una minuziosa raccolta di prove, gli uomini della Forestale ieri mattina sono entrati in azione. All’interno del terreno hanno trovato di tutto. Oltre ai rifiuti indifferenziati ammassati lungo il perimetro dell’area sono stati scoperti anche resti di materiale da cantiere, frutto di demolizioni di abitazioni.

Le forze dell’ordine hanno accertato che il terreno veniva utilizzato come una discarica senza un minimo di controllo e soprattutto violando ogni regola in materia di trattamento di rifiuti.

Per questo i tre fratelli avezzanesi sono stati denunciati in stato di libertà, con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti.

La Forestale negli ultimi mesi ha portato avanti diverse operazioni volte al contrasto dell’abbandono dei rifiuti e dell'inquinamento ambientale.

Quest’estate è stato sequestrato tra Scurcola Marsicana e Tagliacozzo un terreno di 500 metri quadrati, con sedici tonnellate di amianto sepolte. L’amianto abbandonato, secondo i primi accertamenti, faceva parte del materiale dismesso di un capannone.

Pietro Guida

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