Di Nino: «Il rifugio va riaperto»

31 Marzo 2016

L’ex vicepresidente della Provincia: via ai lavori già finanziati

PRATOLA PELIGNA. Non si placa la polemica sullo stato di abbandono in cui versa Colle delle Vacche a Pratola Peligna. A rincarare la dose è l’ex vicepresidente della Provincia Antonella Di Nino.

«Durante il mio mandato avevamo stanziato circa 300mila euro per sistemare la strada che porta all’omonimo rifugio ora chiuso», afferma Di Nino, «avevamo fatto progetti, perizie geologiche e sopralluoghi congiunti tra Provincia e Comune ma del finanziamento non abbiamo saputo più nulla e ci chiediamo come e quando l’amministrazione comunale intenda dare il via ai lavori. Ricordiamo che la zona ha un alto valore turistico e dispiace constatare come al momento dal comune di Pratola, guidato dal sindaco Antonio De Crescentiis, attuale presidente della Provincia, non ci siano iniziative». Il finanziamento della Provincia risalirebbe a più di un anno fa e comprendeva anche altri interventi in territori diversi da Colle delle Vacche. Una zona, quest’ultima, inserita nel parco della Majella e da sempre meta di escursionisti che solo fino a qualche anno fa, potevano trovare ristoro nel rifugio rimasto da un anno senza gestore.

Sulla zona sono stati eseguiti alcuni lavori per la riapertura del sentiero principale e per la rimozione degli alberi caduti a causa delle nevicate dello scorso anno, ma molto resta ancora da fare, mentre non è stato più predisposto il bando per la gestione del rifugio.

Ad accendere i riflettori sulla condizione in cui versa Colle delle Vacche è stata la denuncia di Aldo Di Bacco, del movimento Nuova Pratola, che chiedeva interventi per valorizzare un patrimonio naturalistico molto apprezzato dai turisti provenienti dalla Valle Peligna e dal parco nazionale della Majella.

Federico Cifani

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