Arrestati 3 giovani avezzanesi: avevano 2 pistole e 33 chili di hascisc
L’operazione delle Fiamme gialle stronca un traffico di droga dal Nord Italia con destinazione Marsica. Le indagini si concentrano ora sulla rete di clienti cui era destinato l’ingente carico di stupefacente
AVEZZANO. Tre giovani di Avezzano arrestati e 33 chili di hascisc e armi sequestrati. È questo il bilancio di un’operazione antidroga condotta dalle Fiamme gialle del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) dell’Aquila e dalla Compagnia di Avezzano.
Le indagini hanno fatto venire alla luce una rete di traffico di stupefacenti che si stava preparando a rifornire il mercato della Marsica durante le festività natalizie. Gli arrestati, tutti di Avezzano, Cristian Tudico, 26 anni, Luca Di Loreto, 26 anni, e Sergio Masucci, 24 anni, sono stati trovati in possesso di ingenti quantità di hascisc, oltre a pistole cariche, un elemento che ha ulteriormente aggravato la loro posizione.
La droga, che proveniva dal Nord Italia, è stata trovata in tre posti diversi: un’auto, un giardino e un appartamento. Sono difesi dagli avvocati Roberto Verdecchia, i primi due, e Antonio Pascale che sottolineano l’estraneità dei propri assistiti alla vicenda.
LE INDAGINI
L’operazione è scattata dopo mesi di indagini sotto copertura. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Chiara Lunetti, avevano iniziato a monitorare i movimenti di alcuni soggetti sospetti già dalla primavera scorsa. Il blitz dei finanzieri ha visto l’impiego di un’unità speciale, che ha effettuato le perquisizioni simultanee nelle abitazioni degli arrestati e in altri luoghi chiave collegati al traffico di droga.
LE PERQUISIZIONI
Masucci è stato trovato con circa 2 chili di hascisc in casa. Di Loreto ne aveva invece 6,8 chili nella sua proprietà, oltre a una pistola carica, pronta all’uso. 25 chili e una pistola altrettanto carica, infine, per Tudico. La droga, secondo le prime ricostruzioni, proveniva dalla provincia di Mantova, zona nota come punto di transito per il traffico di stupefacenti diretto verso il centro Italia. Le modalità di occultamento della stessa, così come la presenza di armi da fuoco, fanno pensare agli investigatori a un’organizzazione criminale ben strutturata e pronta a rispondere con la violenza in caso di intervento delle forze dell’ordine.
LA DROGA
Secondo gli investigatori, la droga era destinata a rifornire il mercato dello spaccio nella Marsica e nelle zone limitrofe, proprio durante le festività natalizie, un periodo dell’anno in cui la domanda di stupefacenti aumenta notevolmente. Le forze dell’ordine sono riuscite a intercettare i trafficanti prima che la droga venisse immessa sul mercato, evitando così un ulteriore aggravio della situazione legata al consumo di stupefacenti nella regione.
LE ARMI
Un aspetto che ha suscitato preoccupazione è la presenza di armi da fuoco, a dimostrazione di come il traffico di droga nella Marsica stia assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.
Le pistole sono state così sequestrate insieme allo stupefacente, e gli arrestati dovranno rispondere anche dell’accusa di detenzione illegale di armi. Le forze dell’ordine hanno sottolineato che la presenza di armi da fuoco nel contesto dello spaccio è un segnale inquietante, che indica una crescente militarizzazione delle bande locali.
GLI INDAGATI
Le indagini non si fermano agli arresti dei tre giovani marsicani. Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere informazioni sui collegamenti tra la rete di traffico di droga smantellata e altre organizzazioni criminali attive nella regione. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Avezzano e compariranno lunedì mattina davanti al gip per l’udienza di convalida.
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