E la banda delle Range Rover colpisce ancora: altri 3 furti a segno
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Sparite tre auto, anche quella di un magistrato. Lanciotti al sindaco: «Meno comparse dal prefetto»
AVEZZANO.La banda che da settimane fa razzia di auto di lusso torna a colpire. Tutte dello stesso modello, Range Rover Evoque, abilmente fatte sparire durante la notte. E potrebbe non essere un caso. Tre i modelli rubati nel centro di Avezzano, rispettivamente in via Monsignor Bagnoli, via Armando Diaz e via Nazario Sauro. Di cui uno appartenente alla moglie dell’avvocato Roberto Verdecchia, ex assessore comunale, e un altro a un magistrato. Emerge un modus operandi coerente, strutturato. La sensazione è che si tratti di professionisti a caccia di auto specifiche da rivendere attraverso canali esteri. Precedente analogo nella notte tra domenica e lunedì nel comune di Rivisondoli, quando è stata fatta sparire una Range Rover del valore di 250mila euro che era parcheggiata in viale Regina Elena. La macchina è risultata di proprietà di una ditta con sede a Napoli. Il furto è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Pescocostanzo dal titolare della società. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, gli autori del furto avrebbero utilizzato una chiave elettronica e una centralina modificata per mettere in moto l’auto e rubarla senza dare nell’occhio. Il proprietario si è accorto del furto grazie all’allarme generato dall’app del sistema antifurto installato all’interno della Range Rover. La compagnia di Castel di Sangro ha aperto un’indagine sulla vicenda e sta acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Gli episodi di Avezzano rivelano la presenza di una banda ben radicata sul territorio e alzano ulteriormente il livello d’allerta rispetto all’emergenza furti. «Tre autovetture rubate nella zona centrale di Avezzano, oltre a due furti consumati in casa di note persone e altri tre tentati in località Caruscino. Cos’altro ci dobbiamo aspettare?». Ha commentato il consigliere comunale di minoranza Stefano Lanciotti. «Non è una critica alle forze dell’ordine, che fanno quel che possono con una carenza di personale cronicizzato, ma è nei confronti di un sistema totalmente inefficiente sulla sicurezza urbana di cui il primo cittadino sembrerebbe aver perso completamente il controllo. Meno comparse ed audizioni col prefetto e più fatti concreti nel prossimo futuro che possono far stare quantomeno sereni i cittadini». (a.p.)