Disagi e proteste
E la Tac è in tilt, niente esami Quella nuova resta imballata
SULMONA. Tac fuori uso all’ospedale cittadino con disagi e proteste. Il macchinario è rotto da qualche giorno e la struttura sanitaria rischia di restare senza un servizio importante per un tempo...
SULMONA. Tac fuori uso all’ospedale cittadino con disagi e proteste. Il macchinario è rotto da qualche giorno e la struttura sanitaria rischia di restare senza un servizio importante per un tempo indeterminato.
«La Tac doveva essere sostituita già da tempo», afferma Edoardo Facchini, responsabile del Tribunale per i diritti del malato, «il macchinario è vecchio e al momento non si conoscono i tempi necessari per la riparazione e non mancano i disagi per i pazienti».
La Asl, per fronteggiare l’emergenza, ha dirottato i pazienti negli ospedali di Avezzano e Popoli. In particolare la struttura marsicana si occuperà delle emergenze mentre a Popoli si svolgeranno gli esami programmati. Ma i tempi di attesa, al riguardo, si annunciano considerevoli perché l’ospedale di Popoli ha già una sua lista a cui dovranno essere aggiunti i pazienti peligni che hanno già prenotato l’esame. Per sottoporsi a una Tac, senza urgenza, si dovranno aspettare almeno 60 giorni.
E monta la rabbia dei cittadini, ormai stanchi di subire i disservizi del sistema sanitario, nonostante gli annunci per la realizzazione del nuovo ospedale e il potenziamento dei servizi. Promesse che, al momento, sono disattese dalla realtà dei fatti.
Quotidianamente il territorio perde servizi fondamentali a fronte dell’impegno incondizionato degli operatori.
«Il macchinario della Tac», rimarca Facchini. «è andato fuori uso proprio nel momento sbagliato, quando il reparto, grazie all’impegno costante del primario Rinaldo Mariani, è con il personale al completo e pronto a smaltire le liste di attesa e a migliorare i servizi offerti. Ora, con il macchinario fuori uso, tutto si complica ulteriormente. Servirebbe un impegno più incisivo da parte della politica, sono anni che sollecitiamo la sostituzione della Tac, ma non c’è stata mai risposta e questi sono i risultati».
In realtà, il nuovo macchinario è stato acquistato dalla Asl ma non è ancora stato montato per mancanza di locali idonei. L’installazione dovrebbe avvenire dopo i lavori programmati sull’ala nuova. Ma anche su questo fronte tutto procede molto a rilento.
Nei giorni scorsi, è andata in tilt anche la Tac dell’ospedale di Castel di Sangro, un’emergenza che, per fortuna, è rientrata in circa 48 ore perché il danno al macchinario era minimo e la riparazione è avvenuta in tempi rapidi. La Tac dell’ospedale peligno era già andata fuori uso nei mesi scorsi, ora la situazione si ripete e a pagarne le conseguenze sono, come sempre, i pazienti.
Chiara Buccini
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