E si chiude il Certamen per gli 87 liceali

Cinque ore per tradurre un’opera di Ovidio, oggi la cerimonia di premiazione al teatro Caniglia

SULMONA. Cinque ore per tradurre un brano tratto dai Tristia, una delle opere che Ovidio scrisse durante il periodo della relegatio (esilio) a Tomi (Costanza). Sono usciti stanchi, ma soddisfatti, gli 87 studenti provenienti da tutta Europa per partecipare al Certamen ovidianum sulmonense nell’anno del bimillenario ovidiano. Il concorso internazionale di latino consiste nella traduzione e commento di un brano ovidiano in latino.

Una cinquantina di loro arriva da undici regioni italiane e gli altri da Paesi stranieri, tra cui Austria, Germania, Montenegro e Romania. Nel pomeriggio di giovedì, al cinema Pacifico, si è tenuta l’apertura ufficiale del Certamen con la presentazione degli atti dell’edizione dell’anno scorso a cura di Cristina Vallini, dell’Università di Napoli L’Orientale. A seguire, Paolo Fedeli (Università di Bari, presidente del Comitato scientifico del convegno internazionale di studi ovidiani) si è soffermato sui “primi sedici volumi degli atti del Certamen”. Ieri pomeriggio c’è stato il rituale appuntamento con le “conversazioni” tenute dai docenti universitari Arturo De Vivo, Diego Poli, Umberto Todini, Rosanna Valenti e Domenico Silvestri, presidente del Comitato scientifico del Certamen. La manifestazione si conclude oggi pomeriggio, al teatro Caniglia, con la cerimonia di premiazione dei vincitori. «Questa è un’edizione da ricordare», sottolinea emozionata la preside del Polo umanistico Caterina Fantauzzi, «perché c’è stato il record di presenze con 87 studenti, mentre 64 ne avevamo avuti nel 2016 e addirittura 41 nel 2013. Tra loro ci sono molti romeni, tedeschi e austriaci, e per la prima volta anche svizzeri». L’iniziativa è organizzata dal Polo umanistico Ovidio, in collaborazione con l’associazione “Amici del Certamen”. Il costo stimato del concorso è di circa 40mila euro, 11mila erogati dal Comune per l’ospitalità a studenti e docenti accompagnatori, mentre il Comitato scientifico lavora gratuitamente. «Si tratta di un investimento che non ha pari per la città», dice Alessandro Colangelo dell’associazione “Amici del Certamen”, «e getta le basi per il futuro basandosi sullo studio di Ovidio».

Premi in denaro saranno assegnati per i primi tre studenti (da mille, 750 e 500 euro); per il quarto, il quinto e il sesto diplomi di merito e, per tutti, attestati di partecipazione. (f.p.)

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