E sulle Fontari propone il tavolo tecnico
L’AQUILA. La polemica sulla scelta del successore di Arturo Diaconale si è arroventata dopo che l’ufficio tecnico del Parco Gran Sasso, sconfessando quanto deciso dal consiglio direttivo, ha negato...
L’AQUILA. La polemica sulla scelta del successore di Arturo Diaconale si è arroventata dopo che l’ufficio tecnico del Parco Gran Sasso, sconfessando quanto deciso dal consiglio direttivo, ha negato il parere favorevole al progetto di sostituzione della seggiovia delle Fontari. Un no che sta mettendo a rischio la prossima stagione invernale a Campo Imperatore. Lo stesso Diaconale ieri, nel suo ultimo giorno di mandato, ha chiesto al direttivo l’attivazione di un tavolo tecnico-politico per individuare una soluzione. «Le trattative per le Fontari», ha commentato Diaconale, «possono ripartire. Del resto, esiste già un’ipotesi di compromesso, che finora non è stata presa in considerazione. Ci abbiamo lavorato per un anno, ed è la sintesi tra il progetto preliminare del Comune e le osservazioni tecniche».
«Purtroppo», ha rimarcato il presidente dell’ente, «ci sono stati degli irrigidimenti reciproci, che hanno portato all’attuale fase di stallo. Come ultimo atto del mio mandato, ho proposto dunque al consiglio direttivo di riaprire il tavolo e di approvare l’ipotesi di compromesso che era stata individuata. Dovrà essere un tavolo anche politico, oltre che tecnico, che abbia la determinata volontà di arrivare a una conclusione. Si può fare. Altrimenti questa vicenda rischia di incancrenirsi». Il presidente uscente lascia dunque in eredità l’ultimo tentativo di mediazione per risolvere il problema della realizzazione del nuovo impianto di risalita, osteggiato dagli ambientalisti: spetterà al suo successore decidere se portarlo avanti. (r.s.)
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