Ernia cervicale guarita in due giorni

31 Maggio 2010

Dimissioni lampo per un paziente cui è stata impiantata una protesi al titanio

AVEZZANO. Impiantata in un paziente affetto da una grossa ernia un'innovativa protesi cervicale grazie a un intervento eseguito nel reparto avezzanese di Neurochirurgia. Il paziente, 30 anni di Tivoli, potrà riprendere una normale attività lavorativa nel giro di pochi giorni, quindi a tempo di record.

Non è la prima volta che l'equipe guidata dal dottor Roberto Mastrostefano si distingue per le innovazioni nel settore delle tecniche neurochirurgiche, in particolar modo per quelle riguardanti la colonna vertebrale.  In questo caso la novità sta nel tipo di protesi impiantata. Si tratta di un elemento di quarta generazione realizzato in titanio e materiale sintetico policarbonato e uretano.

L'ernia cervicale, che provocava nel paziente la paralisi del braccio destro, può essere oggi operata e guarita grazie all'impianto di protesi all'avanguardia che restituiscono piena funzionalità al collo. L'intervento chirurgico è riuscito bene e non ha comportato conseguenze per il paziente, tornato a casa dopo soli due giorni di ricovero. La tecnica è stata messa a punto dai neurochirurghi dell'ospedale avezzanese. L'equipe di Mastrostefano è composto da Nicholaos Koumpouros, con alle spalle dieci anni di esperienza, Iole Ester Palladini, Tonino Di Cosimo e Rossella Rispoli. Quella di Avezzano è una tra le prime strutture sanitarie in grado di applicare con risultati soddisfacenti questo tipo di protesi, ancora poco conosciuta in Italia. 

L'ernia cervicale è una delle patologie più diffuse tra le donne e i giovani. Può manifestarsi su base degenerativa, come conseguenza per esempio di una scorretta postura mantenuta nel tempo, ma anche come effetto di un trauma nel caso di incidenti stradali. Il caso più frequente è legato al classico colpo di frusta. Fino a qualche tempo fa la soluzione chirurgica era poco caldeggiata dai medici e non sempre efficace. Oggi, invece, medicina e nuove tecnologie consentono di ottenere ottimi risultati. Sempre nello stesso reparto, a marzo scorso, grazie a uno studio tutto avezzanese è stata dimostrata la presenza di cellule staminali nei dischi intervertebrali.  Bisognerà attendere invece fine giugno, la presentazione del nuovo piano sanitario, per conoscere la sorte del reparto, rimasto senza dirigente medico.

Dopo il pensionamento del primario Maurizio Fontana, ad agosto del 2009, non c'è mai stata la nomina del responsabile facente funzione, né avviate le procedure per il concorso. Sulla questione è intervenuto il manager della Asl, Giancarlo Silveri: «Stiamo affrontando una fase di ristrutturazione generale, e le scelte saranno fatte in base al nuovo piano sanitario». Silveri ha intanto annunciato il rinnovo del contratto a termine alla giovane neurochirurga Rossella Rispoli, vincitrice del «Winner Award» di Neurochirurgia a soli 31 anni e nota per aver portato ad Avezzano gli studi sulle cellule staminali.

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