Farmindustria: "Abruzzo più produttivo della Germania"

21 Aprile 2023

Lucia Aleotti vicepresidente degli imprenditori del settore farmaceutico: "Qui territorio paradigmatico sia per la capacità di resilienza, sia per la presenza di molte aziende radicate da anni"

L'AQUILA. "Grazie alla qualità delle Risorse umane e agli elevati investimenti delle imprese - 60 milioni di euro circa in Ricerca e sviluppo farmaceutico, una cifra che rappresenta oltre il 20% del totale delle imprese nella regione - in Abruzzo la produttività del lavoro della farmaceutica è superiore a quella di Paesi come Germania, Francia o Spagna". Lo ha sottolineato la vicepresidente di Farmindustria, Lucia Aleotti, intervenendo all'evento di Farmindustria 'Innovazione e Produzione di Valore. L'industria del farmaco: un patrimonio che l'Italia non può perdere', organizzato a L'Aquila nel polo farmaceutico nell'auditorium Dompé.

Indicando i numeri del settore nella Regione, Aleotti ha rilevato la forte crescita del territorio: "Oltre 800 milioni di euro di export nel 2022, cresciuto del 172% negli ultimi 5 anni e pari a circa il 10% dell'export manifatturiero della regione e al 75% dell'export hi-tech regionale". Inoltre, si contano "1300 addetti diretti che raggiungono i tremila con i settori fornitori".

La presenza dell'industria farmaceutica in Abruzzo vede presenti aziende come Alfasigma, Dompé, Menarini, Sanofi. L'Aquila e Pescara risultano fra le principali province in Italia sia per numero di addetti nella farmaceutica sul totale in Italia, sia per incidenza degli addetti sul totale manifatturiero della provincia. A L'Aquila l'export della farmaceutica è cresciuto del 58% e il settore è primo con il 53% dell'export manifatturiero nel 2022 (44% nel 2021).

"L'Abruzzo è un territorio paradigmatico dell'industria farmaceutica in Italia - afferma Marcello Cattani, presidente di Farmindustria -. Sia per la capacità di resilienza e la voglia di guardare al futuro, come dimostrato dopo il tragico terremoto del 2009, sia per la presenza di molte aziende, radicate nel territorio da anni, diverse e sempre innovative, a capitale italiano o internazionale, che rappresentano tutte il made in Italy e creano opportunità di buona occupazione e rapporti sinergici con le aziende locali dell'indotto".