L'AQUILA
Fatto esplodere all'alba il viadotto Genzano Est della A24 / VIDEO
Sole tre ore di chiusura dell'autostrada per la spettacolare demolizione del vecchio ponte, fatto brillare con le microcariche esplosive
L'AQUILA. Procedono a ritmo serrato i lavori sulla Strada dei Parchi, tra le uscite di Tornimparte e L’Aquila Ovest. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, è stata fatta brillare la carreggiata Est, in direzione Teramo, del Viadotto Genzano, alle porte dell’area metropolitana aquilana.
Una chiusura al traffico di sole tre ore è bastata a consentire l’abbattimento controllato del Viadotto Est e a riaprire al transito in entrambe le direzioni il Viadotto Ovest, già aperto al traffico da circa un mese, completamente ricostruito e adeguato alle più recenti norme antisismiche.
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Il Viadotto Genzano, in esercizio dal 1969, è infatti costituito da due strutture indipendenti. Il Viadotto Ovest era stato demolito con mezzi meccanici alla fine del 2019 e ora accoglie il traffico, in entrata e in uscita da L’Aquila, in totale sicurezza, dopo una rapida ricostruzione e uno scrupoloso collaudo. La rete infrastrutturale dell’area aquilana dispone oggi di un nuovo Viadotto Genzano, con piloni rinforzati in acciaio corten e dissipatori sismici di ultima generazione, uno dei primi in Italia ad essere realizzato secondo le Norme Tecniche del 2018.
Per smantellare le cinque campate del Viadotto Est è stata invece scelta la soluzione innovativa dell’abbattimento controllato con microcariche esplosive, già utilizzata con successo all’inizio del mese scorso sulla stessa carreggiata del Viadotto Fornaca. Una soluzione che permette di comprimere al massimo i tempi di demolizione e di iniziare quasi immediatamente la ricostruzione. Una scelta ideale per viadotti, come quello di Genzano, che valicano tratti di campagna scarsamente o per nulla abitati, in questo caso una stretta gola che precede la galleria d’ingresso alla Conca de L’Aquila. L’unico accorgimento eccezionale, in questo caso, ha riguardato la SS584, nel tratto fra Lucoli e Genzano di Sassa, che si snoda tra i piloni e su cui si sono depositati i detriti del viadotto abbattuto. Per salvaguardare la Statale, la sede stradale è stata ricoperta da un cuscino di terra di circa un metro e protetta lateralmente da franchi di sicurezza. In soli sei giorni il tratto verrà dissepolto e, dopo le opportune verifiche, immediatamente riaperto al traffico. Anche in questo caso, spiega Strada dei Parchi, sarà "un’interruzione estremamente contenuta della viabilità locale, concordata con gli Enti e le Istituzioni competenti, anche per garantire la percorribilità di una viabilità alternativa. Pochi giorni di chiusura, contro un ingombro di mesi sulla Statale, che sarebbe occorso ai mezzi meccanici e alle maestranze per smontare pezzo a pezzo il vecchio viadotto".