L’aquila

Funivia chiusa per controlli: gli sciatori restano di nuovo a secco

25 Gennaio 2025

Ancora uno stop per la funivia del Gran Sasso. Dopo il ghiaccio della scorsa settimana ora le verifiche imposte per la sicurezza. Pietrucci (Pd): «Lo stop andava comunicato meglio, non soltanto tramite il sito»

L’AQUILA. Funivia di nuovo ferma. Questa volta, però, dopo i problemi della scorsa settimana legati alla presenza di ghiaccio sull’impianto, lo stop è servito per svolgere i controlli periodici imposti dall’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, in vista della sostituzione delle quattro funi portanti, prevista il prossimo maggio, a stagione invernale ormai conclusa.

IL NUOVO STOP

«Funivia chiusa all’improvviso, con centinaia di sciatori furiosi», ha tuonato il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, accusando di «superficialità intollerabile» il Centro Turistico del Gran Sasso, che gestisce la stazione sciistica. In realtà, sul sito ufficiale dell’azienda, giovedì era stato comunicato che venerdì 24 gennaio l’impianto sarebbe stato chiuso al pubblico esercizio, “per consentire”, si legge nell’avviso, “lo svolgimento dei controlli in ottemperanza alle prescrizioni Ansfisa. La stazione tornerà regolarmente in funzione sabato 25 gennaio 2025. Ci scusiamo per il disagio”. Secondo Pietrucci, i controlli non dovevano essere programmati a ridosso del fine settimana e sarebbe mancata una comunicazione adeguata: «Così “de botto” la funivia del Gran Sasso, che da Fonte Cerreto porta a Campo Imperatore», ha affermato Pietrucci, «non è partita per via dei controlli imposti dall’Anfisa, lasciando però a valle centinaia di sciatori arrivati da tutto il Centro Italia, giustamente furiosi per il disservizio di cui erano ignari. Questo perché, in un giorno sensibile come il venerdì – inizio del fine settimana – il Centro turistico non ha ritenuto di fare uno straccio di comunicato stampa, ma di comunicare la chiusura con una semplice comunicazione apparsa il giorno prima solo sul sito del Centro Turistico». Il consigliere regionale si chiede: «È questa la maniera di promuovere il turismo e di fidelizzare gli appassionati alla montagna aquilana? Non si potevano programmare i controlli in un altro giorno più lontano dal fine settimana? Perché non si è pensato a comunicare in maniera più adeguata e diffusa la chiusura, tanto più che avvenuta di venerdì in un giorno con condizioni perfette per sciare? Domande che restano senza una risposta», conclude Pietrucci, «se non quella di una superficialità intollerabile che danneggia ogni giorno di più il nostro territorio». Le prove tecniche periodiche sulle funi, sotto la supervisione dell’Ansfisa, sono necessarie per ottenere le proroghe di esercizio.

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