Funivia illuminata di notte, via libera
Il Parco Gran Sasso ha detto sì al progetto dopo uno studio secondo il quale non ci saranno problemi per gli animali
L'AQUILA. Il Parco Gran Sasso-Monti della Laga ha dato il via libera al progetto di illuminazione della funivia del Gran Sasso. Un parere che fa seguito alle risultanze dello studio commissionato dal Comune al Dipartimento di medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell'ambiente dell’Università per la valutazione di incidenza ambientale dell'impianto di illuminazione sulla fauna presente ad alta quota. Le associazioni ambientaliste, e lo stesso Parco, avevano avanzato più di una riserva sulla realizzazione dell'opera, propedeutica al funzionamento, in notturna, della funivia. L'illuminazione di alcuni pali dell'impianto, come previsto da progetto, avrebbero spaventato i chirotteri e le farfalle notturne. Conclusioni ribaltate dallo studio dell’ateneo aquilano. «Abbiamo l'ok del Parco all’illuminazione della funivia», conferma il sindaco Massimo Cialente. «Seguiremo le osservazioni che sono state fatte e andremo avanti con il progetto, anche se per dare il via ai lavori oramai sarà necessario attendere la primavera». Lo studio è costato alle casse del Comune 10mila euro, 300mila euro il fondo della Protezione civile a disposizione per l’illuminazione della funivia di Campo Imperatore. Ma l’intervento non si esaurisce qui. «L’installazione di fari sui pali dell'impianto», evidenzia Cialente, «consentirà alla funivia di viaggiare anche di notte. Un primo passo verso la valorizzazione del Gran Sasso e la fruizione della nostra montagna in estate e in inverno. Intendiamo portare a Campo Imperatore anche il metano e l’acqua, stiamo pensando anche di dotare la zona di fibra ottica. Un valore aggiunto per l’albergo, che sarà maggiormente fruibile e dotato di servizi». Il Comune intende, inoltre, ripristinare la fermata intermedia “a domanda”, proprio a metà percorso della funivia. Una fermata di vecchia data, soppressa con il rifacimento dell’impianto. «Il percorso prevederà la possibilità per gli escursionisti di chiedere lo stop della funivia all’altezza dei canaloni», aggiunge il sindaco. «Ci prepariamo ad avere una struttura più moderna e funzionale. L’iniziativa rientra nel più ampio programma di riqualificazione del Gran Sasso per fare del turismo montano una leva di sviluppo importante del territorio». Intanto l’associazione operatori del turismo «Gran Sasso 360» auspica «che gli sforzi di tutti gli addetti ai lavori consentano il rapido approntamento di impianti e piste da sci sul Gran Sasso e che tutto sia pronto per la prossima apertura, pur se in ritardo rispetto ad altre stazioni sciistiche abruzzesi».
Monica Pelliccione
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