Furto al Comune, giallo sulle carte
Cialente: l’obiettivo erano le buste con le offerte di gara custodite in cassaforte
L’AQUILA. «In quegli uffici non ci sono cose di valore da poter rubare e quei cinque computer portati via sono talmente vecchi da non giustificare in alcun modo il rischio affrontato da questi ladri solo apparentemente sprovveduti». Il sindaco Massimo Cialente, dopo l’intrusione notturna nella sede di via Aldo Moro, dove si trovano alcuni settori del Comune e in particolare gli uffici della Centrale unica di committenza, è tornato a ribadire che l’interesse dei malviventi era probabilmente rivolto alle offerte di gara custodite nella cassaforte che non sono riusciti ad aprire. «Tra le gare in corso c’è quella per piazza d’Armi», spiega Cialente, «con 49 offerte da esaminare. Un lavoro, già avviato dalla commissione, che dovrebbe concludersi entro la metà di aprile. L’apertura della cassaforte e la manomissione di quelle carte avrebbe significato per noi dover ripartire dalla pubblicazione di un nuovo bando. E la stessa cosa vale per le altre gare in itinere». Insomma, per il sindaco la pista da seguire non è quella dei ladri alla ricerca di qualche spicciolo. Un furto, questo, che riporta alla mente altre intrusioni notturne all’Anagrafe, all’Asm e soprattutto negli uffici di Villa Gioia dove furono trovati dei fascicoli aperti e probabilmente fotocopiati. Strani furti rimasti senza colpevoli. Su quest’ultimo episodio sono in corso indagini da parte della polizia. Intanto, l’amministrazione comunale sta valutando l’ipotesi di dotare di un sistema d’allarme gli obiettivi “sensibili”.
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