SULMONA. Hanno agito in piena notte, forzando la serratura con alcuni arnesi e portando via il fondo cassa, oltre al contenuto di un salvadanaio. È accaduto in vico dell’Ospedale, una traversa di corso Ovidio, in pieno centro storico, dove i ladri hanno preso di mira un salone da parrucchiera mettendo a segno un furto con scasso. Ad accorgersi dell’accaduto è stata la stessa proprietaria dell’attività, al momento dell’apertura. Sul posto sono intervenuti gli uomini del commissariato di Sulmona, diretti dal commissario capo Carmine Di Cato, e gli agenti della polizia scientifica per i rilievi.

Gli inquirenti stanno cercando elementi utili per risalire ai responsabili, ma il compito si preannuncia difficile: la zona, infatti, è sprovvista di telecamere di videosorveglianza, rendendo più complicata l’identificazione dei responsabili. Secondo una prima ricostruzione, il bottino sarebbe di scarso valore, ma i danni arrecati all’attività sono ingenti, con segni di effrazione sugli infissi e danni anche nel bagno del locale. La proprietaria, visibilmente amareggiata, ha denunciato lo stato di degrado in cui versa la zona.

«Questo vicolo è fuori controllo. Accade di tutto, soprattutto nel fine settimana», ha dichiarato Carla Di Menna, sottolineando come negli ultimi tempi si siano verificati numerosi episodi di degrado, schiamazzi, liti e danneggiamenti. Il quartiere infatti viene preso di mira anche dal popolo della notte, trovandosi a pochi metri dal complesso dell’Annunziata. «Non penso a un furto mirato ma a una bravata. Non ho problemi o rancori con nessuno. Certo è che questa zona è abbandonata e non può andar bene visto che si trova in pieno centro storico» rincara la proprietaria del salone da parrucchiera che presenterà nei prossimi giorni una denuncia contro ignoti.

Nel frattempo monta la protesta nel quartiere, con i residenti esasperati. «Da tempo abbiamo chiesto di posizionare telecamere perché qui avviene di tutto. Abbiamo trovato sangue, orine, resti di cibo. E’ un vicolo diventato invivibile e se le segnalazioni sono abituali, non riusciamo a capire il perché non sono stati ancora presi dei provvedimenti», afferma Angelo Pallozzi, portavoce degli abitanti della zona, che più volte aveva esposto il caso anche alla polizia locale.

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