Gabrielli si racconta: «Quelle notti in auto con la paura del sisma»

31 Ottobre 2024

L’ex prefetto all’Aquila per l’Università della terza età «Qui ci sono tante persone alle quali sono rimasto legato»

L’AQUILA. Alle 5 del 7 aprile 2009, poco dopo il disastroso terremoto che aveva devastato L’Aquila, alla caserma della Guardia di finanza di Coppito arrivava una Kia Carnival. Nell’auto, a dormire per quattro lunghe notti prima di accettare il piccolo appartamento dentro il complesso della Finanza, c’era il prefetto, fresco di nomina, Franco Gabrielli. Ieri, a quasi 15 anni di distanza, il professore della Bocconi ed ex capo della Protezione civile non è cambiato neanche un po’. Arriva per l’inaugurazione del 43° anno dell’Università della terza età e non viene a parlare del terremoto dell’Aquila di cui è stato protagonista per 13 mesi, guidando la prefettura nel momento più drammatico della storia della città. Gabrielli arriva per parlare di un altro disastro italiano, quello della Costa Concordia e del suo recupero. Marco Fanfani, presidente dell'Università della terza età, ha scelto Gabrielli proprio perché, dopo aver lasciato L’Aquila «e pur avendo avuto un cursus honorum straordinario, capo della polizia, prefetto di Roma e oggi professore di “Practice in public management” alla Bocconi, ha sempre avuto un grande legame con questa città».
Legame confermato dallo stesso Gabrielli. «Torno all’Aquila sempre con grande piacere. Qui c’è un pezzo della mia vita e ci sono tante persone che ho conosciuto e a cui voglio bene». Non si parla del terremoto dell’Aquila, almeno non direttamente. Gabrielli viene a parlare «dello stato di salute del sistema di Protezione civile», spiega, «che in quel 2009 esercitò tutta la sua capacità di intervento, al netto di altre questioni che rappresentano ancora oggi occasione di dolore per molte persone. Anche la vicenda della Costa Concordia è stata molto coinvolgente, soprattutto per il rapporto che sono riuscito a costruire con gli isolani, di cui tra l’altro sono cittadino onorario».
Prima dell’inaugurazione, il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri ha regalato a Gabrielli un quadro raffigurante il cassettone della basilica di San Bernardino. In molti interventi, inevitabilmente, si torna a parlare del sisma del 2009. È il caso di Pierpaolo Pietrucci, oggi consigliere regionale e all’epoca capo di gabinetto del sindaco Massimo Cialente, intervenuto insieme a Carla Mannetti e Claudia Pagliariccio, quest’ultima in rappresentanza del primo cittadino Pierluigi Biondi.
«Voglio ricordare un piccolo episodio», racconta Pietrucci. «La reazione di Gabrielli quando un funzionario rinviò una decisione “alla prossima settimana”. Gabrielli intervenne con grande determinazione. «Cosa? La prossima settimana? Qui non abbiamo tutto questo tempo». Alla fine il racconto scivola sulle quattro notti nel 2009 passate in macchina, fuori dalla scuola della Guardia di finanza a Coppito.
«Vuol sapere la verità?», sorride Gabrielli. «C’erano tantissime scosse e io, appena arrivato, non mi aspettavo una cosa così. Poi però, dopo quattro notti, ho cominciato a stare male, mi è venuta la raucedine. E ho pensato che, se mi fossi ammalato, sarei diventato io stesso un problema. E allora ho fatto violenza a me stesso e ho accettato l’appartamento lì alla Finanza».
Il prossimo appuntamento dell’Università della terza età è previsto il 6 novembre, con l’attore Massimo Ghini e il docente di storia del cinema Piercesare Stagni.
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