SULMONA. Palpeggiata, molestata e vittima di giochi erotici. Sarebbe questo l’inferno vissuto per mesi da una 12enne ad opera di un amico di famiglia. I fatti risalirebbero ad un paio di mesi fa, quando la ragazzina scappa di casa per qualche ora, lasciando interdetti i genitori. Viene poi ritrovata dopo poco tempo e, scoppiando in lacrime, racconta una storia di orrore domestico. La 12enne avrebbe raccontato di essere stata vittima di un orco, amico dei suoi genitori, che l’avrebbe palpeggiata più volte e costretta ad assistere ai suoi giochi erotici. L’uomo, un 45enne, non l’avrebbe violentata, quindi. I genitori sono andati in commissariato un paio di mesi fa per riportare il drammatico racconto. Da lì sono scattate le indagini della squadra anticrimine di via Sallustio, che si è subito concentrata sugli amici della coppia e della piccola. Lo scopo della delicatissima attività investigativa, infatti, è quello di verificare le corrispondenze di date e fatti, estrapolati dal racconto-denuncia della 12enne. Gli inquirenti, dunque, ci stanno andando molto cauti perché l’intera vicenda è da chiarire. Intanto, della questione è stata informata anche la Procura, perché se il racconto della minorenne dovesse rivelarsi vero l’orrore raccontato si tramuterebbe nell'accusa di violenza sessuale. Un reato pesantissimo che – alla vigilia della giornata nazionale contro la violenza sulle donne – assumerebbe i contorni drammatici di un incubo di provincia. (f.p.)

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