«Gravi ritardi per gli assegni di mobilità»
L’AQUILA. Arrivano a singhiozzo cassa integrazione e mobilità in deroga. Gli ultimi pagamenti risalgono ad aprile. Poi nulla. Un problema nazionale, che ha forti ripercussioni sul territorio del...
L’AQUILA. Arrivano a singhiozzo cassa integrazione e mobilità in deroga. Gli ultimi pagamenti risalgono ad aprile. Poi nulla. Un problema nazionale, che ha forti ripercussioni sul territorio del cratere sismico, per il quale i sindacati avevano chiesto al Cicas, il Comitato di intervento per le crisi aziendali e di settore della Regione Abruzzo, l’apertura di un capitolo separato dalla gestione ordinaria. A lanciare un appello al neo governatore Luciano D’Alfonso e al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci è un gruppo di ex lavoratori aquilani, attualmente in mobilità: «I ritardi nel pagamento dell’assegno di mobilità in deroga sono diventati insostenibili» dicono, «visto che l’ultimo risale al mese di aprile, quando abbiamo ricevuto tre mensilità. Nel frattempo, abbiamo accumulato bollette, debiti e tasse da versare e non ce la facciamo più. Tra l’altro, gli ex dipendenti in mobilità percepiscono mediamente 600 euro al mese. Chiediamo al nuovo presidente della Regione D’Alfonso e al consigliere regionale Pietrucci di mettersi subito al lavoro per sbloccare la situazione e dare mandato all’Inps per i pagamenti». In tutto l’Abruzzo sono migliaia gli ex lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga.