I legali del Comune fanno causa all’ente
L’AQUILA. L’Avvocatura comunale, deputata a difendere l’ente locale nei giudizi, assume per una volta una veste diversa e cita l’ente davanti al tribunale.Il pomo della discordia che ha indotto i...
L’AQUILA. L’Avvocatura comunale, deputata a difendere l’ente locale nei giudizi, assume per una volta una veste diversa e cita l’ente davanti al tribunale.
Il pomo della discordia che ha indotto i legali dell’Avvocatura generale a questo insolito passo è la mancata restituzione illegittima, a loro dire, di somme trattenute sugli stipendi per quanto riguarda l’Irap, ovvero l’Imposta regionale sulle attività produttive, istituita in Italia nel dicembre 1997.
L’udienza è stata già fissata dal giudice del lavoro per gennaio 2019.
Il Comune dell’Aquila, nonostante i reiterati tentativi e inviti bonari al pagamento, si è sempre opposto negando tale riconoscimento nonostante altre pubbliche amministrazioni dotate di Avvocatura non abbiano sollevato queste problematiche.
La controversia relativa al pagamento dei compensi dell’Avvocatura comunale e della correlazione, sul costo gravante sull’amministrazione, della componente fiscale Irap, ha interessato da anni la magistratura contabile. Una sentenza del Consiglio di Stato di alcuni anni fa, a sezioni unite, sembra chiarire il caso: si è giunti alla conclusione di rendere l’Irap immediatamente indisponibile, accantonandola nei conti dell’ente, ma con successiva distribuzione delle risorse agli avvocati al netto della componente fiscale. Fermo restando che le ragioni dei ricorrenti sono ancora tutte da verificare.
Al di là di questa insolita controversia, i sindacati si chiedono per quale ragione stia diventando sempre più frequente il ricorso al giudice del lavoro.
I ricorsi sono aumentati dopo che l’ente ha deciso di suddividere il settore dell’Avvocatura. Una decisione osteggiata dai sindacati, ma anche dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati con l’avvio di procedimenti disciplinari a carico di alcuni tra coloro che sono stati assegnati alle sezioni specializzate. I sindacati hanno anche segnalato al sindaco Pierluigi Biondi dei dubbi su questo spezzettamento di funzioni: potrebbe determinare una cattiva ottimizzazione di validi dirigenti e dipendenti che possono fare molto anche in altri settori.
Non è la prima volta che sorgono controversie singolari. Tempo fa il Comune ha perso la causa contro l’allora presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti, e l’ex assessore Maurizio Capri, entrambi avvocati, i quali, quando erano parte dell’amministrazione attiva, ottennero dal giudice e dalla Corte d’Appello il pagamento di contributi previdenziali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il pomo della discordia che ha indotto i legali dell’Avvocatura generale a questo insolito passo è la mancata restituzione illegittima, a loro dire, di somme trattenute sugli stipendi per quanto riguarda l’Irap, ovvero l’Imposta regionale sulle attività produttive, istituita in Italia nel dicembre 1997.
L’udienza è stata già fissata dal giudice del lavoro per gennaio 2019.
Il Comune dell’Aquila, nonostante i reiterati tentativi e inviti bonari al pagamento, si è sempre opposto negando tale riconoscimento nonostante altre pubbliche amministrazioni dotate di Avvocatura non abbiano sollevato queste problematiche.
La controversia relativa al pagamento dei compensi dell’Avvocatura comunale e della correlazione, sul costo gravante sull’amministrazione, della componente fiscale Irap, ha interessato da anni la magistratura contabile. Una sentenza del Consiglio di Stato di alcuni anni fa, a sezioni unite, sembra chiarire il caso: si è giunti alla conclusione di rendere l’Irap immediatamente indisponibile, accantonandola nei conti dell’ente, ma con successiva distribuzione delle risorse agli avvocati al netto della componente fiscale. Fermo restando che le ragioni dei ricorrenti sono ancora tutte da verificare.
Al di là di questa insolita controversia, i sindacati si chiedono per quale ragione stia diventando sempre più frequente il ricorso al giudice del lavoro.
I ricorsi sono aumentati dopo che l’ente ha deciso di suddividere il settore dell’Avvocatura. Una decisione osteggiata dai sindacati, ma anche dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati con l’avvio di procedimenti disciplinari a carico di alcuni tra coloro che sono stati assegnati alle sezioni specializzate. I sindacati hanno anche segnalato al sindaco Pierluigi Biondi dei dubbi su questo spezzettamento di funzioni: potrebbe determinare una cattiva ottimizzazione di validi dirigenti e dipendenti che possono fare molto anche in altri settori.
Non è la prima volta che sorgono controversie singolari. Tempo fa il Comune ha perso la causa contro l’allora presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti, e l’ex assessore Maurizio Capri, entrambi avvocati, i quali, quando erano parte dell’amministrazione attiva, ottennero dal giudice e dalla Corte d’Appello il pagamento di contributi previdenziali.
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