CONCUSSIONE, REVOCATA LA MISURA

Il colonnello Guarino può frequentare L’Aquila

L’AQUILA. Revocato al colonnello Savino Guarino, ex comandante provinciale dei carabinieri, il divieto di avvicinamento all’Aquila. Il provvedimento era stato applicato nell’ambito di un’inchiesta...

L’AQUILA. Revocato al colonnello Savino Guarino, ex comandante provinciale dei carabinieri, il divieto di avvicinamento all’Aquila. Il provvedimento era stato applicato nell’ambito di un’inchiesta che lo vede indagato per concussione e tentata concussione nei riguardi dell’imprenditore aquilano Gabriele Valentini. La decisione risale a qualche giorno fa ed è stata presa dal gip su richiesta della stessa Procura aquilana in concomitanza con l’atto di conclusione delle indagini preliminari. Si presuppone, pertanto, che non esista più il pericolo di inquinamento delle prove. La Procura, dunque, si accinge a chiedere il rinvio a giudizio ma non prima dei venti giorni canonici nei quali la difesa, rappresentata dall’avvocato Antonio Milo, potrà fare le controdeduzioni.

Gran parte delle accuse mosse nei riguardi dei due indagati nascerebbe, infatti, da una testimonianza resa nell’estate 2014 dall’imprenditore Valentini.

Questo stesso imprenditore non è autore di una specifica denuncia alla magistratura nei riguardi di Guarino su quegli stessi fatti, anche se ora potrebbe essere considerato parte lesa, il concusso. Cioè la vittima dell’ipotizzata «concussione ambientale», vale a dire una costrizione operata da un sistema generale e radicato che fonda le sue basi sul fatto che la vittima ritenga che sia indispensabile pagare somme di denaro non dovute per vedersi soddisfatto un suo diritto. Guarino ha rivestito l’incarico di comandante provinciale aquilano dal settembre 2010 al luglio 2014 prima di essere trasferito a Roma alla commissione «Condizione generale del personale».

In questa stessa vicenda Guarino è indagato insieme all’ex city manager Massimiliano Cordeschi, da anni buon amico dell’ufficiale.

(g.g.)

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