Il medico: auto passata sul corpo di Erradi
AVEZZANO. È morto nel giro di pochi secondi a causa delle lesioni riportate da un arrotamento. In pratica, l’auto l’ha travolto e gli è passata sopra. È quanto stabilito dal medico legale dell’Univers...
AVEZZANO. È morto nel giro di pochi secondi a causa delle lesioni riportate da un arrotamento. In pratica, l’auto l’ha travolto e gli è passata sopra. È quanto stabilito dal medico legale dell’Università di Chieti, Cristian D’Ovidio, che ha consegnato una relazione in Procura riguardo alla morte di Said Erradi, il marocchino di 31 anni investito agli inizi di dicembre, in pieno centro ad Avezzano. A compiere l’omicidio, secondo gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano e della squadra mobile dell’Aquila, sarebbero stati Angelo Ferreri, 31 anni, che aveva scagionato il fratello minore Antonello (29), prendendosi tutte le colpe. Ora anche lui è accusato di omicidio insieme ad Angelo Rodorigo (29) che all’inizio aveva affermato di non aver avuto alcun ruolo poiché si trovava sui sedili posteriori. Secondo quanto emerso dalla relazione consegnata dall’anatomopatologo, lo straniero aveva nel sangue tracce di cannabis e di cocaina, che non hanno però influito sulle cause della morte. Infatti sarebbe stato travolto dall'auto che gli è passata sopra. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stato inseguito con l’auto dopo l’incontro davanti a un tabaccaio, infine investito in retromarcia e derubato di soldi e droga. I due fratelli e Rodorigo, secondo le accuse, braccavano Erradi. Alla fine in via Jugoslavia lo straniero sarebbe rimasto bloccato, da un lato con l’auto, dall’altro da Antonello Ferreri, a piedi. La morte, sempre secondo la relazione del medico D’Ovidio, sarebbe sopraggiunta nel giro di pochi secondi. Sulla dinamica dell’incidente si attende l’esito di un’altra perizia. La famiglia di Erradi è assistita dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. I Ferreri sono difesi dagli avvocati Leonardo Casciere e Roberto Verdecchia.
Pietro Guida
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