In centro solo pub, palazzo Lelj non riapre

5 Luglio 2014

L’AQUILA. Palazzo Lelj, che si affaccia su piazza Chiarino e via Garibaldi, è pronto da mesi, ma resta vuoto. L’avvocato Cesidio Gualtieri, che viveva lì con la famiglia, spiega che non vuole più...

L’AQUILA. Palazzo Lelj, che si affaccia su piazza Chiarino e via Garibaldi, è pronto da mesi, ma resta vuoto. L’avvocato Cesidio Gualtieri, che viveva lì con la famiglia, spiega che non vuole più tornarci. «Sono pronto a fare un esposto alla Corte dei Conti», dice, «all’Aquila si spendono milioni di euro per non far rientrare la gente». A preoccuparlo non è la ricostruzione tutta intorno al suo palazzo, ma il proliferare di nuovi pub, alcuni dovrebbero aprire anche a palazzo Antinori, ormai ultimato, di fronte a palazzo Lelj. «Avevo pensato di dare i miei locali a commercianti che portassero negozi di gusto, ho chiesto anche a Paolo Giuliani di aprire un negozio di gastronomia, ma nessuno vuole venire perché la mattina è tutta da ripulire. Sono stufo di questa amministrazione, chiudo tutto. Ho chiesto al Comune di togliermi l’autonoma sistemazione». Gualtieri parla di un centro storico come un Bronx: «Non mi si dica che c'è chi controlla, i controllori sono i primi frequentatori dei pub. Per rianimare la città servono servizi commerciali di vicinato. Se il centro continua a essere in queste condizioni vivrà senza di me, ma la mia azione legale è pronta». (b.b.)

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